La Nuova Sardegna

parco della maddalena

di Serena Lullia
parco della maddalena

LA MADDALENA. Il numero chiuso al porto Madonna non lo convince. Come qualsiasi altra limitazione che metta alla porta i maddalenini dal paradiso di casa. Bene invece la mobilità elettrica a Caprera,...

14 novembre 2018
4 MINUTI DI LETTURA





LA MADDALENA. Il numero chiuso al porto Madonna non lo convince. Come qualsiasi altra limitazione che metta alla porta i maddalenini dal paradiso di casa. Bene invece la mobilità elettrica a Caprera, idea di cui rivendica la paternità. Il sindaco Luca Montella stringe virtualmente la mano al presidente del Parco, Fabrizio Fonnesu. Il primo cittadino sceglie un approccio costruttivo nei rapporti con l’ente verde. Anche se ha firmato un ricorso contro la nomina di Fonnesu e del Consiglio direttivo avvenuta a poche settimane dalle politiche. «Un atto che contesta la legittimità di una decisione dettata solo da logiche dei partiti di centrosinistra, passando in testa a questa comunità. Nulla da eccepire sulle competenze del presidente. E comunque sia, da subito e per primo, gli ho teso la mano. In questi otto mesi, perché tanti ne sono passati dalla sua nomina, non sono mai mancato a una riunione. Devo però dire che a oggi nulla è stato fatto. Ed è arrivato il momento di correre. Per programmare la stagione estiva c’è poco tempo. E ci sono interventi in cui il Comune è pronto a fare la sua parte, ma chi deve prendere decisioni e agire è il Parco».

Caprera isola ciclo-elettrica. Il presidente Fonnesu pensa all’isola di Garibaldi libera dalle auto nel periodo estivo. Un progetto messo in piedi dall’Unità di missione del G8, finito sul fondo di un cassetto. Parco e Comune insieme hanno deciso di levargli un po’ di ragnatele. «Ma il progetto, così come la realizzazione del parcheggio scambio sono competenze del Parco – sottolinea il sindaco –. Tra le priorità che ho illustrato al presidente da subito c’è stata proprio questa. Certo che l’idea di ridurre le emissioni di Co2 ci piace. Siamo talmente sensibili all’argomento che noi ci siamo offerti di mettere a disposizione i bus elettrici per il cui acquisto ci eravamo già attivati predisponendo una gara». Montella invita il Parco a mettere il turbo. «Ora si deve passare ai fatti. E anche con provvedimenti urgenti. Il presidente non perda altro tempo, è una sua prerogativa. La viabilità va regolamentata senza dover arrivare alla chiusura del traffico a luglio e agosto per garantire la sicurezza di Caprera. Quello è l’unico provvedimento che io posso prendere. Ma non può certo essere questa la soluzione».

Cavalieri vietata. La spiaggia del Cavalieri è un po’ la Cenerentola di Budelli. Da sempre vive all’ombra della sorella vip, la Spiaggia rosa, che è proprio accanto. Una è iperprotetta e superblindata. Sull’altra ogni giorno vengono scaricate migliaia di turisti. La conseguenza è una erosione progressiva del litorale d’argento. Fonnesu ha già avviato un giro di consultazione con gli operatori delle barche da traffico. Si va verso una concordata chiusura dell’accesso al lido. Consentito il bagno e la passeggiata, ma sul sentiero alle spalle della spiaggia. Non sui granelli. «Chiudere l’accesso al Cavalieri o in generale vietare l’accesso alle spiagge sono opzioni che a mio avviso rappresenterebbero un fallimento – afferma Montella –. Invece ci sono tanti strumenti alternativi per ridurre l’asportazione della sabbia. Il Parco ha gli strumenti per prendere decisioni di altro tipo, per il Cavalieri come per altri lidi a rischio erosione. Come vietare l’uso degli asciugamani. Obbligare i bagnanti a risciacquare i piedi prima di salire a bordo delle barche da traffico. Imporre il passaggio sulla sabbia solo su delle passerelle che portano alle scogliere, dotandole di piattaforme prendisole ecosostenibili. Stabilire cicli di rotazione dei tour delle barche da traffico. Il Parco deve anche intervenire sul problema delle plastiche, vietandone l’uso a bordo dei barconi dei turisti come sui litorali. Provvedimenti che non può prendere un sindaco, ma il presidente».

Porto Madonna per pochi. Su questo punto Parco e Comune restano distanti. Alcuni studi scientifici dimostrano che le imbarcazioni, anche se a pochi nodi, producono movimenti ondosi irregolari che alterano il sistema costiero e producono danni irreversibili. Porto Madonna è un’autostrada a luglio e agosto. L’idea di Fonnesu è allestire dei campi boa attrezzati, controllati da software, per un flusso ordinato del traffico, almeno a luglio e agosto. «Sono contrario a qualsiasi provvedimento, a terra o in mare, che impedisca ai maddalenini di vivere quel patrimonio ambientale che loro stessi hanno contribuito a conservare nel tempo – aggiunge Montella –. Non accetto che porto Madonna diventi un paradiso privato, per pochi ricchi privilegiati».

Immagine e azioni. Il primo cittadino chiede poi alla gestione Fonnesu di fare ciò che non è stato mai fatto. «Si deve percepire da subito, da quando si sbarca dal traghetto che questo è un parco naturale – conclude Montella –. Si investa in immagine, in comunicazione, in campagne di sensibilizzazione. Il nuovo presidente è giovane, maddalenino e ha competenze tecniche maturate anche all’estero. Non si perda in troppe parole, e passi all’azione subito».

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative