La Nuova Sardegna

CAGLIARI. I lavoratori dei Plus scendono in piazza. «Servizi essenziali ma operatori precari», recitava lo striscione sventolato davanti alla sede dell’assessorato alla Sanità. «Siamo in rappresentanza dei lavoratori dei plus della Sardegna riuniti in comitato dal 2017 – affermano –. Chiediamo alla parte politica di intervenire tempestivamente, definire lo status giuridico dei Plus emanando le nuove linee guida e stabilizzare gli operatori precari che da anni si occupano di servizi essenziali. Questa è la prima manifestazione del settore sociale in un momento in cui si parla prevalentemente di Ats e rete ospedaliera. La Regione accresce le competenze dei Plus in tema di povertà e non autosufficienza senza creare delle strutture organizzative stabili in termini di risorse umane. Chiediamo che vengano adottate le stesse misure utilizzate per i Cesil e altre figure. Negli ambiti Plus i lavoratori sono assunti con le più varie tipologie contrattuali e senza la garanzia di continuità del rapporto di lavoro. È necessario – concludono – trovare soluzioni urgenti che uniformino e tutelino la posizione delle risorse umane che si impegnano quotidianamente nell'attività sociale e amministrativa».