La Nuova Sardegna

Carrus verso la rielezione: Pigliaru promosso a metà

Carrus verso la rielezione: Pigliaru promosso a metà

Il segretario sarà confermato per un secondo mandato alla guida del sindacato: «Bene la giunta su scuola e lotta alla povertà. Enti locali e sanità, riforme confuse»

16 novembre 2018
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CAGLIARI. Il segretario generale Michele Carrus ha parlato dal palco del congresso regionale della Cgil, sapendo che oggi sarà rieletto. Ma non per questo certo si è risparmiato, nella relazione letta davanti ai 186 delegati, scelti da oltre 175mila iscritti, e a una platea importante. In prima fila, Francesco Pigliaru e gran parte della giunta regionale, il possibile candidato dei progressisti alle Regionali di febbraio, Massimo Zedda, molti imprenditori, compreso il presidente della Confindustria Alberto Scanu, e tanti sindacalisti.

L’orizzonte. Le venti pagine della relazione del segretario non state solo una sintesi di quando è accaduto dal 2013, è l’anno in cui ha cominciato il primo mandato, fino ai giorni nostri, Ha puntato sopratutto sull’attualità: dal governo Lega-Cinque stelle ai rapporti con la giunta Pigliaru, fino a dire, guardando al futuro e alle prossime elezioni regionali: «Aspettiamo di conoscere ancora quali sono e saranno gli orientamenti politici e strategici di chi sta per candidarsi a governatore della Sardegna».

Lo sguardo in casa. Nell’attesa di confrontarsi con i nuovi, sulla politica sarda, compresa la Giunta in carica, Carrus ha detto: «La legislatura è stata marcata da un’eccessiva frammentazione delle forze politiche in maggioranza, ma anche nella stessa minoranza. Il governo della Regione è partito bene, ma la sua spinta riformatrice è rimasta alla fine intrappolata nelle morse dell’instabilità politica e ha perso per strada anche la necessità che doveva avere e sentire di condividere con le forze sociali buona parte delle decisioni più importanti, e questo vuopto per noi è stato un grave errore». Subito dopo, ha fatto l’elenco della cose buone fatte da Pigliaru e più, mettendo in testa l’istruzione, il rilancio degli investimenti pubblici e la battaglia intrapresa contro povertà e disoccupazione. Poi le cose meno buone: dalla sanità agli enti locali, due riforme che «sono partite bene ma poi hanno scatenato solo confusione e proteste». Fino alle cose non fatte: dalla legge urbanistica alla mancata riforma della Regione. «Il giudizio finale – ha detto – è che non tutte le nostre aspettative sono state soddisfatte». Pigliaru, poco dopo, replicherà così: «Abbiamo ricevuto una pesante eredità. Abbiamo evitato che la Sardegna fosse travolta dalla crisi fino a difenderla e rilanciarla, come dimostrano i segnali di ripresa che cominciano a esserci».

Fuori casa. Sul trio Conte-Salvini-Di Maio, Carrus ha detto: «Le ultime scelte del Governo ci preoccupano molto per le persone e gli interessi che noi rappresentiamo, e per la futura tenuta della solidarietà sociale e territoriale in Italia». Con poi un altro affondo deciso: «Finanziare con un nuovo deficit la spesa corrente – ha detto, riferendosi alla prima Manovra del governo Conte, quella già bocciata dall’Europa – è un gioco d’azzardo che rischia di compromettere la ripresa economica e sprecare anche gli interventi annunciati favore di chi oggi sta peggio. Ma soprattutto è un gioco d’azzardo brutale che non puoi permetterti quando sei già indebitato fino al collo e davanti al pericolo reale che gli effetti negativi finiscano per rendere ancora più debole chi lo è purtroppo da tempo». Poi ha puntato il dito anche sulle ultime campagne governative: «È in atto un’operazione di stampo reazionario, con protagonista il vicepremier Salvini soprattutto sul caso migranti, per sperimentare un innalzamento del tasso di autoritarismo, sulla scorta di una dilagante campagna razzista, che purtroppo riesce a fare proseliti, distraendo così l’attenzione dai veri problemi del Paese». Una battuta l’ha riservato infine agli imprenditori: «Sollecitano sempre maggiori finanziamenti, ma spesso quei soldi li usano per acquistare una nuova auto e non gettare le basi per far crescere i posti di lavoro». Oggi Michele Carrus sarà rieletto segretario regionale della Cgil. (ua)

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