La Nuova Sardegna

La Regione vara la classifica a stelle per i bed & breakfast

La Regione vara la classifica a stelle per i bed & breakfast

Le 2500 strutture potranno averne da una a tre. L’assessora Argiolas: «Diamo regole certe al settore»

16 novembre 2018
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CAGLIARI. La fine della zona grigia sotto il sole. La Regione vara le direttive per i bed&breakfast e detta le regole per chi vuole fare accoglienza. Dalla prossima estate anche i b&b avranno le stelle che classificheranno la loro qualità. Un passo indispensabile per regolare un settore in piena espansione. Le strutture censite nell’isola sono 2500, i posti letto 11mila.

Tutti i b&b potranno avere da una a tre stelle a seconda di cosa viene offerto all’interno della struttura.

E i proprietari dovranno esporre le stelle all’esterno del loro locale.

L’assessorato al Turismo ha varato direttive molto attese e precise per regolamentare il settore. La proposta è arrivata dall’assessora Barbara Argiolas. «Quella dei b&b – spiega l’Argiolas – è una realtà importante della nostra ricettività extra alberghiera. I numeri ci dicono che sempre più turisti scelgono questo tipo di accoglienza per il loro soggiorno e, per vincere la sfida della qualità, è importante fissare standard chiari anche per queste strutture. L’opera di riordino del settore prevista dalla legge sul turismo approvata nel 2017 e perfezionata la scorsa estate va esattamente in questa direzione».

La Regione ha deciso di mettere regole all’interno di un settore in cui a parte gli hotel regna l’assoluta anarchia. Dai b&b alle seconde case in affitto il mercato è lasciato più o meno a se stesso. Gli effetti sono evidenti, da una grande differenza qualitativa tra le diverse strutture.

E gli affitti in nero nelle seconde case sono più o meno la regola. Un mercato che sfugge nelle sue reali dimensioni a qualsiasi censimento. La Regione riparte da una regolamentazione dei b&b. «La novità più importante introdotta con questa delibera – continua Argiolas – è l’obbligo di classificarsi per i b&b. In accordo con la normativa nazionale e secondo quanto previsto dalla legge sul turismo. È prevista la classificazione da 1 a 3 stelle a seconda delle dotazioni minime. Tutto andrà autocertificato dai gestori. Il segno distintivo da apporre all’esterno della struttura riporterà il numero delle stelle e dovrà essere usato nella promozione e commercializzazione delle attività».

L’assessora dà anche i numeri delle strutture. «In Sardegna ci sono 2500 i b&b registrati – spiega – e offrono più di 11mila posti letto, secondo i dati del 2017. A partire dalla legge sul Turismo del 2017, abbiamo portato avanti un grande lavoro di riorganizzazione di questo ramo ricettivo, con l’introduzione dello Iun (Identificativo Unico Numerico) e del registro regionale dell’extra alberghiero, che ci aiuteranno ad avere un quadro più veritiero delle strutture attive sul territorio. Ma anche a rafforzare la lotta all’abusivismo e l’emersione del sommerso, in modo da tutelare il lavoro di quanti operano nelle regole e garantire una concorrenza leale anche nei confronti dell’alberghiero. Abbiamo voluto tutelare la dimensione di condivisione degli spazi e della vita familiare con l’ospite, propria dei b&b, e permesso ai gestori di servire ai propri ospiti una prima colazione fatta in casa senza dover ricorrere ai preconfezionati industriali e senza ulteriori complicazioni». (l.roj)

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