Tris d’assi: premiata anche Porto Cervo
Entra nel club il Confusion di Italo Bassi, per il terzo anno il Corsaro di Cagliari
17 novembre 2018
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CAGLIARI. La Guida Michelin del 2019 scrive una pagina storica per l’alta ristorazione sarda: salgono infatti a tre le stelle per la Sardegna. Due le riconferme, Roberto Petza con il ristorante “S'Apposentu” di Siddi (settimo anno consecutivo), e Stefano Deidda del “Corsaro” di Cagliari (terzo anno).
La nuova stella, invece, la conquista Italo Bassi, chef di “Confusion”, ristorante situato sulla promenade di Porto Cervo. «Sono felice. Per me è la quarta stella Michelin, le altre le ho conquistate con l'enoteca Pinchiorri di Firenze, locale che ho lasciato per dedicarmi tre anni fa a valorizzare i prodotti di alta qualità di questo straordinario territorio, la Sardegna – racconta Bassi –. Anche in Costa Smeralda si può fare ristorazione di gran qualità. Ci ho creduto e il risultato è arrivato».
Soddisfatto anche Stefano Deidda. «È molto difficile conquistare la stella Michelin e altrettanto difficile mantenerla - confessa –. Non ci sono ricette magiche, ma la volontà di fare al meglio tutti i giorni, mantenendo una cura maniacale di tutti gli aspetti, dalla cucina al servizio, sino all'attenzione al cliente. È il risultato di uno straordinario lavoro della intera equipe. Si lavora pensando di essere tutti i giorni sotto esame, è questo il segreto».
La Sardegna ha cominciato a brillare con Roberto Petza: è stato lui, infatti, il primo a conquistare la stella.
Sono tre anche i ristoranti Bib Gourmand per la Sardegna inseriti nella Guida Michelin 2019: “Sa Corte” di Oliena, “Su Gologone”, sempre di Oliena, e “Su Carduleu” di Abbasanta. Una riconferma per le tre realtà sarde selezionate dagli ispettori della Guida che hanno scelto di inserirli nell’elenco per l'eccellente rapporto qualità-prezzo.
La nuova stella, invece, la conquista Italo Bassi, chef di “Confusion”, ristorante situato sulla promenade di Porto Cervo. «Sono felice. Per me è la quarta stella Michelin, le altre le ho conquistate con l'enoteca Pinchiorri di Firenze, locale che ho lasciato per dedicarmi tre anni fa a valorizzare i prodotti di alta qualità di questo straordinario territorio, la Sardegna – racconta Bassi –. Anche in Costa Smeralda si può fare ristorazione di gran qualità. Ci ho creduto e il risultato è arrivato».
Soddisfatto anche Stefano Deidda. «È molto difficile conquistare la stella Michelin e altrettanto difficile mantenerla - confessa –. Non ci sono ricette magiche, ma la volontà di fare al meglio tutti i giorni, mantenendo una cura maniacale di tutti gli aspetti, dalla cucina al servizio, sino all'attenzione al cliente. È il risultato di uno straordinario lavoro della intera equipe. Si lavora pensando di essere tutti i giorni sotto esame, è questo il segreto».
La Sardegna ha cominciato a brillare con Roberto Petza: è stato lui, infatti, il primo a conquistare la stella.
Sono tre anche i ristoranti Bib Gourmand per la Sardegna inseriti nella Guida Michelin 2019: “Sa Corte” di Oliena, “Su Gologone”, sempre di Oliena, e “Su Carduleu” di Abbasanta. Una riconferma per le tre realtà sarde selezionate dagli ispettori della Guida che hanno scelto di inserirli nell’elenco per l'eccellente rapporto qualità-prezzo.