La Nuova Sardegna

a sinistra 

Campo progressista rilancia: sì a primarie e grande alleanza

Campo progressista rilancia: sì a primarie e grande alleanza

CAGLIARI. Tra veti e controveti l’alleanza Progressista stenta a decollare. Il dibattito sul rapporto col Pds, i dubbi sulle primarie, il fuoco amico tra partiti o tra esponenti dello stesso partito...

19 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Tra veti e controveti l’alleanza Progressista stenta a decollare. Il dibattito sul rapporto col Pds, i dubbi sulle primarie, il fuoco amico tra partiti o tra esponenti dello stesso partito rischiano di fare naufragare il progetto di una grande alleanza con a capo Massimo Zedda. Ma non tutto è perduto. Anzi, a crederci più di tutti è proprio quel Campo progressista che ha nel sindaco di Cagliari il suo leader di riferimento e che, nei progetti iniziali di Giuliano Pisapia, nasceva proprio per dare nuova linfa al centrosinistra. Progetto naufragato a livello nazionale, ma che ora, proprio per evitare un bis di quanto accaduto alle politiche, si vuole riproporre in Sardegna come laboratorio in chiave anti Lega-M5s. E Campo progressista per questo fa un appello a mettere da parte i veti e le polemiche. «La coalizione democratica e progressista sarda è aperta, sviluppa il confronto e il dialogo, costruisce unità. Per questo non conosce nemici, non coltiva rancori, non discrimina. Al contrario favorisce la partecipazione. In questa stessa direzione si muove Campo Progressista Sardegna – si legge in una nota del partito che nell’isola ha come presidente l’ex senatore Luciano Uras –. Consideriamo, pertanto, le primarie come la sede naturale del confronto tra progetti e candidati, espressione di orientamenti diversi e storie politiche democratiche distinte».

Primarie aperte a tutti coloro che oggi non si riconoscono nella maggioranza che siede a Palazzo Chigi. «Valutiamo le politiche governative contenute nella manovra di bilancio dello Stato dannose per la Sardegna. Valutiamo impossibile l’apertura di un confronto produttivo col governo Lega-5 Stelle in materia di politica economica per lo sviluppo e l’occupazione in Sardegna. Soprattutto se la manovra fosse confermata con gli attuali importi per gli investimenti. Le risorse previste sono inadeguate. Persistono prelievi insostenibili per gli accantonamenti richiesti ai sardi per ridurre il debito pubblico italiano. Sono colpiti i trasferimenti finanziari per il sistema dei Comuni, gli investimenti infrastrutturali, le risorse per il risarcimento dei danni da calamità naturali e dissesto idrogeologico. Su alcune centinaia di milioni di danni in relazione agli ultimi luttuosi eventi calamitosi, per la Sardegna sono stati stanziati solo 3 milioni. Le risorse assegnate alla Sardegna, non aumentano anzi si contraggono. È indispensabile la costruzione di una “grande alleanza dei sardi” per dare alla Sardegna un presidente e un governo regionale forte e autorevole, in grado di promuovere le indispensabili politiche di sviluppo civile, economico e sociale. Le primarie sono il terreno necessario per questa costruzione». Cps ha confermato a Cagliari il portavoce Sandro Serreli, a Sassari il sindaco di Tergu, Gianfranco Satta, a Nuoro Margherita Zurru, nel Sulcis Riccardo Deiana. (al.pi.)

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative