La Nuova Sardegna

Tiscali, garantiti tutti i posti di lavoro

Dopo l’accordo con Fastweb l’incontro a Roma al Mise. Sindacati ottimisti

21 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Si è concluso «positivamente» al ministero dello Sviluppo economico il tavolo di crisi sulla cessione di un ramo d'azienda da parte di Tiscali a Fastweb, a cui hanno partecipato le organizzazioni sindacali e i rappresentanti delle due aziende. In particolare, fa sapere lo stesso Mise, «attraverso la mediazione del ministero e il confronto con i sindacati, le due aziende si sono impegnate a salvaguardare tutti i lavoratori». L'incontro, coordinato dal consigliere del ministro per il settore delle telecomunicazioni, Marco Bellezza, chiude così positivamente il tavolo aperto lo scorso mese di settembre. Nel corso della riunione, si legge infine, «Tiscali ha condiviso con il Mise e i sindacati le linee generali del nuovo piano industriale».

Tiscali ora ha un piano industriale e, dopo aver siglato l’accordo con Fastweb per la cessione delle frequenze, sembra avviarsi verso un rilancio che dovrebbe garantire il mantenimento dei livelli occupazionali. Un passo avanti decisivo per la Slc Cgil. «Abbiamo chiesto garanzie per i 650 lavoratori – ha detto il segretario regionale Roberto Camarra – è emerso che non ci saranno licenziamenti, né interventi traumatici e qualsiasi scelta, in ogni caso, verrà concordata con i sindacati». Il giudizio del sindacato è positivo quindi, anche sulle prospettive industriali sostanziate dalla nuova collaborazione con Fastweb, che metterà a disposizione le reti per le attività di Tiscali. Fastweb ha pagato una prima tranche di 50 dei 189 milioni relativi all’acquisto delle frequenze: il 20% della somma sarà utilizzata per ridurre l’esposizione con le banche – con le quali sono già in corso interlocuzioni per la riduzione degli interessi del debito – per il 40% servirà a saldare i debiti con i fornitori e per un altro 40% per gli investimenti indispensabili al rilancio. «Seguiremo passo dopo passo l’attuazione del piano industriale e vigileremo sull’operato dell’azienda» ha assicurato Camarra. Più cauta la Uil. «L’azienda non ha escluso delle riorganizzazioni in alcune aree e in particolare il customer care viene visto come un elemento fondamentale di questo processo – spiega Tonino Ortega – ma per ora la società ci ha detto che non ci saranno atti unilaterali e qualsiasi questione su questo aspetto sarà concordata con le organizzazioni sindacali. Una dichiarazione apprezzabile, ma attendiamo di capire quali sono gli obiettivi di questo accordo commerciale dal punto di vista della clientela e del fatturato visto che del piano abbiamo visto solo sei slides».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative