La Nuova Sardegna

Alluvioni e siccità dalla Regione 3,2 milioni

di Silvia Sanna
Alluvioni e siccità dalla Regione 3,2 milioni

Le risorse destinate ai Comuni colpiti dagli eventi calamitosi nel 2017 e 2018. Una quota di oltre 2 milioni sarà distribuita tra i privati e le attività produttive

22 novembre 2018
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SASSARI. La cifra è più meno simile e arriva una settimana dopo rispetto ai fondi assegnati dal Governo, dipartimento nazionale della Protezione civile: 3,5 milioni per mettere la prima (minuscola) pezza al disastro provocato dall’alluvione di ottobre nel Sud Sardegna, costata all’isola due vittime. È la prima tranche di uno stanziamento molto più generoso, considerato che la stima dei danni fatta dalla Regione ammonta a 166 milioni di euro.

Ora proprio la Regione interviene con una assegnazione di 3,2 milioni per i danni del passato: a beneficiare dei fondi saranno i cittadini che hanno subito danni dal 2014 al 2018 e i Comuni che hanno sostenuto spese durante gli eventi calamitosi del 2018 e del 2017. Si tratta di risorse che, spiega l'assessore regionale dell'Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano, arriveranno «subito. Mentre un altro milione sarà erogato nei primi mesi del 2019. Occorre adesso grande rapidità nelle procedure per poter ricevere gli acconti». La modulistica sarà disponibile online sul sito della Protezione civile regionale.

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Le risorse. I 3,2 milioni di euro derivano dalla legge regionale 28 del 1985, che prevede il rimborso degli interventi degli enti locali legati a calamità ed eccezionali avversità naturali, e della più recente legge regionale 26/2015, voluta dall'assessora Spano per garantire un risarcimento ai privati e alle attività produttive (escluse le imprese agricole) per danni a beni mobili e immobili. Quest'ultima misura prevede l'erogazione di un contributo ai soggetti danneggiati una volta terminate le ricognizioni e attivate le procedure.

I beneficiari. L’elenco delle calamità è molto lungo: i 3,2 milioni dovranno ristorare i danni destinate a ristorare i danni causati dalla siccità prolungata dell’estate 2017, i nubifragi di ottobre 2017, i forti venti dei mesi di gennaio e marzo e i nubifragi di maggio 2018, in conseguenza dei quali numerosi Comuni hanno provveduto ad eseguire opere ed interventi in emergenza, rendicontando le relative spese sostenute. In questo caso, la somma immediatamente a disposizione delle amministrazioni comunali è di quasi un milione di euro: esattamente 958.637,53 euro, cioè la cifra totale rendicontata e istruita. A beneficiarne saranno l'Unione dei Comuni dell'Alta Gallura, la Provincia di Nuoro e 14 Comuni: si tratta di Escolca, Gergei, Tuili, Urzulei, Villanovatulo, Teulada, Budoni, Irgoli, Uta, Osini, Bosa, Castelsardo, Nughedu San Nicolò e Siniscola.

I danni ai privati. Quarantatré comuni riceveranno gli stanziamenti per 2milioni 227mila euro per ristorare i danni ai privati, che attraverso le amministrazioni presenteranno le istanze alla direzione regionale della Protezione civile.

L’emergenza. L’ 11 ottobre l’assessore Donatella Spano, dopo la devastante alluvione che colpì soprattutto il Cagliaritano e il Sarrabus, aveva proposto in una seduta straordinaria della Giunta la dichiarazione di sussistenza dello stato d’emergenza nazionale. Il 31 ottobre, era stata inviata a Roma la documentazione tecnica contenente la ricognizione dettagliata, per ciascun Comune coinvolto, oltre che dei danni conseguenti alle due giornate, anche di quelli riferiti agli eventi del 2018 di analoga intensità e conseguenze (certificati dalla Giunta con la delibera 43/32 del 29 agosto). Nelle relazioni sono state inoltre indicate le opere minime necessarie per la mitigazione del rischio. La conta dei danni, tra patrimonio pubblico e privati, si era rivelata ingentissima: circa 166 milioni di euro. Una enormità rispetto ai 3,5 milioni con i quali il Governo ha dato la prima risposta.
 

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