La Nuova Sardegna

Un pugno dopo la festa 18enne in prognosi riservata

di Luciano Onnis
Un pugno dopo la festa 18enne in prognosi riservata

Il giovane di Ussana è stato colpito al volto e ha battuto la testa sull’asfalto

26 novembre 2018
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CAGLIARI . Doveva essere una tranquilla serata in discoteca ma si è trasformata in un incubo. Ma un pugno sulla faccia preso da uno sconosciuto ha cambiato la serata a uno studente universitario 18enne. Matteo Cugia, di Ussana, è finito ricoverato in codice rosso in ospedale. Il ragazzo, cadendo all’indietro dopo il colpo, ha battuto la nuca sull’asfalto, ha perso i sensi ed è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di neurochirurgia del Brotzu. Il giovane ha riportato un’emorragia cerebrale che ha determinato un quadro clinico complesso. Un incubo per i familiari e per gli amici che hanno vissuto momenti di angoscia. I medici sin da subito non gli hanno nascosto, pur manifestando fiducia, una situazione complessa. Per fortuna il ragazzo è migliorato e ha ripreso coscienza già in serata facendo tirare un sospiro di sollievo a chi lo ha vegliato.

L’aggressore. Il presunto picchiatore è Mirko Sannais, un cagliaritano 30enne con diversi precedenti giudiziari e tutt’ora in regime di sorveglianza speciale perché ritenuto soggetto pericoloso. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri ma prima aveva tentato di scappare dalla discoteca ma la sua fuga è durata pochissimo. Anche lui, infatti, è finito in ospedale per la sospetta frattura della mano con cui ha colpito lo studente diciottenne. Intanto è piantonato dai carabinieri che non lo perdono di vista un solo istante. Per lui il magistrato ha disposto gli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida del fermo e l’eventuale processo con giudizio direttissimo.

Una notte da incubo. Il fattaccio è accaduto alle 3 della scorsa notte (fra sabato e domenica) nel parcheggio davanti a una nota discoteca di Cagliari il club “Cocò”, in via Newton, a due passi da viale Marconi. Il 18enne, originario e residente a Ussana, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, all’uscita dalla serata in discoteca è rimasto a chiacchierare nel piazzale dei parcheggi assieme ad alcuni amici, tutti giovanissimi studenti universitari come lui. Era l’epilogo di una serata di spensierata allegria, come può capitare ogni fine settimana, prima di far ritorno ciascuno nella propria casa e rituffarsi già dal giorno successivo nello studio. Il gruppetto, cinque o sei in tutto, ha continuato a chiacchierare e ridere per una ventina di minuti fino a quando al gruppo di amici si è avvicinato uno sconosciuto, mai visto prima e con cui nessuno aveva mai avuto a che fare, che ha sferrato senza alcuna ragione un cazzotto al volto del primo che gli è capitato a tiro. Solamente un pugno, ma di quelli da kappaò, anche perché chi lo ha ricevuto era del tutto impreparato e non aveva alcuna idea che quello sconosciuto che si era avvicinato al gruppetto di ragazzi lo aveva fatto con l’intenzione si rifilare un dritto sul muso del primo che gli capitava a tiro. Il ragazzo colpito è caduto pesantemente all’indietro, battendo con violenza la parte occipitale della testa sull’asfalto. L’aggressore, subito dopo aver sferrato il cazzotto, si è dato alla fuga a piedi mentre gli amici del 18enne non potevano inseguirlo perché occupati a controllare le condizioni del ragazzo e a soccorrerlo dato che era rimasto esanime sull’asfalto. Privo di sensi, il corpo del ragazzo ha cominciato a irrigidirsi e i soccorritori non hanno perso un solo istante nel chiedere un intervento urgentissimo del 118.

I soccorsi. L’ambulanza è arrivata in pochi minuti ed è ripartita subito in direzione dell’ospedale Brotzu con il giovanissimo paziente a bordo. Una volta arrivato a destinazione, l’ospedale non è vicinissimo ma a quell’ora del mattino anche le strade più trafficate sono in genere praticamente sgombre, è stato preso in carico dal pronto soccorso e subito avviato al reparto di neurochirurgia. Intanto, sul posto dell’aggressione sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Cagliari-Pirri che, in base alle descrizioni fatte dagli amici del 18enne, hanno avviato le ricerche del picchiatore e lo hanno rintracciato ancora nella zona poco dopo e lo hanno arrestato. Anche lui, però, era ferito. Il 30enne lamentava un dolore alla mano con cui aveva sferrato il violentissimo pugno che, infatti, era piuttosto gonfia. L’aggressore è stato accompagnato all’ospedale Marino dagli stessi militari dell’Arma, dove i medici hanno riscontrato una frattura. Su disposizione del magistrato di turno gli sono stati assegnati gli arresti domiciliari in ospedale, guardato a vista dai carabinieri data la sua riconosciuta pericolosità. Una nomea che non gli ha impedito di rovinare una nottata di festa a un ragazzo di appena 18 anni che, se la ricostruzione dei fatti dovesse essere confermata dal giudice, ha avuto solo la colpa di trovarsi nel posto sbagliato e che è scampato alla morte solo grazie all’arrivo immediato dei soccorsi.

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