La Nuova Sardegna

Sassari, il Policlinico rivede la luce: c’è l’ok all’accreditamento

di Luigi Soriga
Sassari, il Policlinico rivede la luce: c’è l’ok all’accreditamento

I tecnici della Regione hanno dato il via libera alla procedura modulare

29 novembre 2018
4 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Per il Policlinico arriva finalmente un’iniezione concreta di futuro. La prima notizia è che la struttura non chiude. La seconda è che anzi a breve potranno riaprire il primo e il secondo piano, e cioè i reparti adibiti ad ambulatori e diagnostica. La terza è che l’accreditamento a step andrà in porto così come il passaggio di consegne tra la vecchia proprietà dei Bua e la nuova dei Rusconi di Habilita. Insomma, l’atteso sopralluogo svolto ieri mattina dai tecnici dell'Assessorato regionale della Sanità è stato molto positivo.

L’incontro. Si sono presentati alle 11, in un edificio deserto presidiato solo all’ingresso da una delegazione di lavoratori. C’è grande apprensione, il personale sanitario sa bene che da lì a qualche ora si sta giocando il loro futuro. Infatti le parole che i tecnici metteranno per iscritto nel fascicolo, equivarranno a una sentenza per il Policlinico. I due commissari attraversano il nuvolone di ansia, tutti gli occhi puntati su di loro, e ne escono rilassati e imperturbabili. Con loro c’è il direttore sanitario Angelo Melis, li scorta nel tour tra corridoi, sale, impianti e reparti. L’ispezione dura diverse ore, anche se i tecnici a dire il vero potrebbero svolgerla bendati. Quei locali li hanno scansionati e vivisezionati tante volte in questi anni, sottolineando puntualmente i problemi che andavano risolti. Lo scenario, ieri, non è cambiato di una virgola. Gli impianti di aerazione sono quelli vecchi, i climatizzatori sono gli stessi non a norma, e anche tutti gli altri acciacchi del Policlinico sono lì in bella mostra. Ciò che cambia, evidentemente, è il punto di vista di chi guarda. C’è una volontà di risolvere i problemi che sottende lo sguardo. E il clima si fa subito disteso.

Il via libera. Nel pomeriggio le facce al Policlinico sono molto meno tirate: l’operazione salvataggio non galleggia più su belle parole e buoni propositi. L’accreditamento adesso è una ipotesi molto vicina alla realtà. La Regione, nel comunicato che diffonde nel pomeriggio, parla di tempi molto stretti. «In collaborazione con il Comune di Sassari, sono state definite le condizioni tecniche di sicurezza che dovranno essere certificate dal Policlinico per il rilascio del nuovo accreditamento – spiega l’assessore alla Sanità Luigi Arru – Il Policlinico ha assunto l'impegno di produrre in tempi brevissimi le garanzie necessarie alla sicurezza degli spazi della struttura che saranno dedicati alla specialistica ambulatoriale e che sono stati visionati e individuati in sede di audit con l'assessorato regionale. A seguito di positivo riscontro di queste attività, la Regione potrà rilasciare il provvedimento di accreditamento».

I tempi. In meno di un mese i reparti di oculistica e cardiologia potranno riprendere le visite, così come un segmento di diagnostica e radiologia potrà eseguire gli esami. E sarà una boccata di ossigeno per il Cup, costretto in questi giorni a dirottare le prenotazioni dei pazienti sulle agende sature degli altri ospedali. Discorso diverso per il terzo piano e per i locali adibiti alla degenza. «La riapertura sarà inevitabilmente legata a un intervento di ristrutturazione delle sale operatorie – dicono dall’assessorato – Si è fiduciosi sul fatto che la società Habilita possa esibire a breve un cronoprogramma delle attività di riqualificazione che consentiranno di presentare una nuova istanza per il relativo accreditamento, previa stipula del contratto di affitto d'azienda, secondo quanto previsto dal decreto del Tribunale».

Gli ostacoli. Purtroppo per la messa a norma del comparto chirurgico la procedura si preannuncia lunga e dispendiosa, perché le carenze sono gravi e gli interventi da effettuare importanti. Questo significa che di nuove nascite al Policlinico non si parlerà per un bel pezzo, e in futuro bisognerà vedere quali saranno i piani della nuova gestione per quanto riguarda Ostetricia e Ginecologia, settori meno remunerativi di altri come Ortopedia, riabilitazione e via dicendo.

L’attesa. L’ultimo punto affrontato ieri dalla task force ha riguardato la definizione dei percorsi dei pazienti durante questa fase di interregno che si apre in attesa dell’accreditamento degli ambulatori. La Regione, l’Aou e l’Ats hanno definito le procedure di presa in carico dei pazienti tuttora ricoverati fino alla dimissione, e delle persone che in questi giorni hanno una visita già prenotata. Verranno contattati e, in base all'urgenza delle prestazioni, verranno dirottati o all’Ospedale o alle Cliniche, fino alla ripresa della piena operatività della casa di cura.

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative