La Nuova Sardegna

Regionali, Solinas è il candidato del centrodestra per la presidenza

Christian Solinas
Christian Solinas

Il tavolo della coalizione ufficializza il nome del segretario nazionale dei sardisti

30 novembre 2018
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BARUMINI. Christian Solinas è il candidato governatore del centrodestra alle prossime elezioni regionali. L'investitura  è arrivata dal tavolo del centrodestra convocato a Barumini. Solo una conferma di quanto già si sapeva. Secondo gli accordi fra Berlusconi e Salvini, la candidatura in Sardegna sarebbe andata a un esponente della Lega-Psd'az e il nome del segretario dei Quattro mori era subito emerso come il pù probabile.

Già sabato, nel corso del congresso sardista, Solinas, senatore e vicepresidente della commissione antimafia a Palazzo Madama, era stato indicato come candidato governatore da Ugo Cappellacci di Forza Italia. Un passo che però aveva crato malumori sia all'interno della compagine forzista in Sardegna che degli altri partiti alleati.

«Grazie al tavolo del centrodestra sardista e autonomista che ha voluto consegnarmi questo onore del quale avverto per intero la responsabilità». Queste le prime parole pronunciate a Barumini da Christian Solinas nella veste di candidato governatore.

«Il programma sul quale abbiamo lavorato sposa in pieno il primo pensiero che ho avuto quando mi è stato comunicato l'esito del tavolo: il mio pensiero è andato alla gente comune, e vorrei che la misura del nostro agire fosse la misura della gente comune, dei sardi che tutti i giorni soffrono, gioiscono, si arrabattano per trovare soluzioni, si confrontano con il bisogno di lavoro per i propri figli che hanno studiato e son dovuti partire, non riescono a vivere in pieno la bellezza di questa terra».

Compito di questa coalizione, ha spiegato, «è quello di restituire ai sardi l'orgoglio di poter abitare quest'isola felicemente e di potersi impadronire nuovamente dei propri mari, cieli e del proprio futuro». Come? «Con una sanità migliore, basta con le liste d'attesa, con un equilibrio diverso nella continuità territoriale, nell'urbanistica, nell'edilizia, nel lavoro. «Questa - ha aggiunto - sarà una campagna elettorale che io voglio fare in mezzo a voi, tra la gente: basta con una politica che in questi ultimi anni ha parlato un linguaggio completamente diverso dai bisogni e dalle aspettative dei cittadini».

Infine un ringraziamento alla Lega: «Questo passaggio è il segno tangibile che la nostra era un'alleanza culturale, naturale fondata su valori e visioni comuni».

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