La Nuova Sardegna

il bilancio deI primi cinque anni del distretto aerospaziale  

Paci: «Il Dass una scommessa coraggiosa per la Sardegna»

Paci: «Il Dass una scommessa coraggiosa per la Sardegna»

CAGLIARI. Distretto aerospaziale della Sardegna verso la Luna e verso Marte: si va dal monitoraggio dei satelliti grazie al telescopio di San Basilio, alla missione sul pianeta rosso. Con il...

01 dicembre 2018
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CAGLIARI. Distretto aerospaziale della Sardegna verso la Luna e verso Marte: si va dal monitoraggio dei satelliti grazie al telescopio di San Basilio, alla missione sul pianeta rosso. Con il distretto sardo che ha dei brevetti, evidentemente ritenuti fondamentali, per la realizzazione delle colonie lunari in vista dell’approdo sul suolo del nostro satellite. E per la gestione della sopravvivenza su Marte con l’utilizzo delle risorse presenti sul pianeta per ottenere ad esempio ossigeno e acqua. L’occasione per ricordare queste due sfide è stata la «festa» per i primi cinque anni del Dass. «Cinque anni di tappe importanti – ha detto il presidente del distretto Giacomo Cao riassumendo le attività dell'ultimo lustro – in cui, con una partenza di 10 milioni di dotazione, abbiamo attratto risorse per 50 milioni. Ecco, se vale lo stesso rapporto per i prossimi anni, con un’ulteriore dotazione di 50 milioni possiamo arrivare a cifre molto interessanti non solo a livello regionale, ma anche nazionale». Un altro elemento chiave – ha ricordato Cao – è stato l’internazionalizzazione. Con contatti con Bielorussia, Malta e ed Emirati Arabi». Il presidente del Dass ha poi ricordato l’importanza strategica dell’accordo per uso civile delle risorse del poligono interforze di Quirra. Con una primizia: il test di Zefiro 40, il secondo stadio del lanciatore Vega. «Una scommessa coraggiosa – ha detto l'assessore della programmazione e vicepresidente della Regione Raffaele Paci – che abbiamo vinto e che ha ancora grandi prospettive».

Il distretto aerospaziale della Sardegna, nato il 15 ottobre 2013, può contare su ventisei soci. Il distretto ha lo scopo di sostenere, attraverso le proprie competenze scientifiche e tecnologiche, l’attrattività di investimenti in settori produttivi ad alta tecnologia, di contribuire al rafforzamento delle competenze tecnico-scientifiche dei soci e di rafforzare il sistema della ricerca regionale sarda, nazionale e internazionale.

«I riconoscimenti da parte della Nasa, il ruolo strategico del radiotelescopio di San Basilio, gli investimenti di Avio nel Sarrabus e di tante altre imprese del distretto aerospaziale dimostrano che la strada è quella giusta – ha continuato Paci – La Sardegna è ormai un punto di riferimento mondiale: abbiamo professionalità importanti, condizioni ideali per ospitare strutture di ricerca, forti competenze nell’alta tecnologia e nel digitale. In pochi anni l’aerospazio per la Sardegna si è trasformato da valida potenzialità a solida realtà, e di questo siamo molto orgogliosi, perché questo può garantire un solido futuro alla nostra terra e ai nostri giovani».



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