La Nuova Sardegna

sit in davanti alla regione 

Aras, oggi lo sciopero dei veterinari

Aras, oggi lo sciopero dei veterinari

Le associazioni: vogliamo notizie sulla stabilizzazione in Laore

04 dicembre 2018
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CAGLIARI. Una giornata di sciopero dei veterinari e agronomi dell’Aras facenti capo a Confederdia e al Gruppo sit-in dei dipendenti è stata organizzata per oggi dal sindacato autonomo, che dalle ore 10 alle ore 14 ha fissato una manifestazione sotto il palazzo del Consiglio regionale a Cagliari. L’Aras è l’associazione di professionisti che da oltre 30 anni supporta dal punto di vista tecnico oltre 10mila aziende zootecniche beneficiarie degli aiuti previsti dalla Misura 14 sul benessere animale. Milioni di euro che rischiano di andare persi se non si corre ai ripari.

«I lavoratori chiedono di essere aggiornati sull’evoluzione del processo di stabilizzazione così come promesso dal Presidente della Giunta regionale Pigliaru, in un incontro informale presso la Fiera di Cagliari, con una rappresentanza di lavoratori» spiega una nota di Osvaldo Ibba, segretario regionale Confederdia, e Paola Naitana, portavoce del Gruppo sit-in. E spiegano che «l’imminente fine della legislatura regionale obbliga tutti gli attori coinvolti a velocizzare le procedure sull’applicazione della legge 3/2009 (quella che prevede l’inglobamento in Laore dei 260 dipendenti, ndc) visto che – dicono – nulla osta anche per i ministeri competenti». Per il 13 dicembre il ministero dello sviluppo economico ha convocato gli assessori al personale e all'agricoltura, Filippo Spanu e Pier Luigi Caria, proprio per definire il passaggio dei dipendenti dell'associazione regionale allevatori della Sardegna nel ruolo unico della Regione, operazione che comunque presenta delle criticità e dei punti interrogativi.

«La situazione attuale, con inevitabile liquidazione dell'Aras e la terribile situazione dei dipendenti, ormai agonizzanti – dice il sindacato, alludendo ai sei mesi di mensilità e rimborsi spese in arretrato – impone agli assessori Spanu e Caria, che hanno lavorato per l’esito favorevole della vertenza, il dovere di spiegare direttamente ai lavoratori quali siano le modalità e le tappe necessarie alla definitiva stabilizzazione e il motivo del ritardo ormai insopportabile. I dipendenti auspicano che la vertenza si concluda con l'applicazione della Legge 3/2009, unica strada possibile dopo l'esito fallimentare della gestione dell'assistenza tecnica da parte di enti privati finanziati totalmente con fondi pubblici».

Confederdia e il Gruppo sit-in chiedono inoltre «che parallelamente all’applicazione della legge vengano trovate soluzioni immediate anche per i colleghi assunti in tempi più recenti, indispensabili per la prosecuzione delle misure comunitarie a favore degli allevatori». (a.palmas)

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