La Nuova Sardegna

Coldiretti, lezione speciale agli agricoltori di domani

di Alessandra Porcu
Coldiretti, lezione speciale agli agricoltori di domani

I vertici dell’associazione hanno incontrato gli studenti dell’Agrario di Macomer «La campagna offre grandi opportunità, voi dovete formarvi e specializzarvi»

04 dicembre 2018
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MACOMER. Le opportunità offerte dal mondo agropastorale sono infinite, bisogna avere il coraggio di coglierle. È questo il messaggio lanciato ieri agli studenti del terzo anno del corso di Agraria dell’istituto comprensivo Satta di Macomer dai vertici provinciali della Federazione Coldiretti di Nuoro e Ogliastra.

La più grande associazione di categoria italiana è uno dei partners, insieme ad altri enti e istituzioni, del progetto “La Nuova @ scuola”. Ideato dal quotidiano La Nuova Sardegna, è un piano ambizioso che punta a mettere in contatto mondo dell'istruzione, del lavoro e dell'informazione, solo in apparenza distanti tra loro. Nato dall'idea di far leggere il giornale in classe, il progetto ha via via ampliato il suo orizzonte, come ha spiegato Simonetta Selloni, vicecaposervizio della redazione oristanese della Nuova. Oggi il progetto si è trasformato in opportunità per i giovani che, come gli alunni del corso di Agraria, tra due anni dovranno decidere se proseguire gli studi universitari o fare il loro ingresso nel mondo del lavoro. Ma non è detto che una scelta escluda l'altra perché, come ha sottolineato Leonardo Salis, presidente della Coldiretti nuorese e ogliastrina, il mondo delle campagne è cambiato. «Per diventare un allevatore o un agricoltore bisogna studiare, leggere, informarsi – ha spiegato ai ragazzi – È necessario essere preparati, conoscere le lingue e il mondo. Se si vuole stare al passo coi tempi si deve essere curiosi, avere la mente aperta e l’umiltà di prendere esempio da chi sa fare meglio di noi».

Dello stesso avviso il direttore Alessandro Serra convinto che la voglia di mettersi in gioco conti, così come hanno un peso rilevante innovazione e sperimentazione, alla base di settori in crescita come bioedilizia e agricosmesi. «In Sardegna ci sono 4200 giovani agricoltori che hanno meno di 35 anni. Nella sola provincia di Nuoro superano il 16%, tasso più alto registrato nella nostra isola. La terra ha tanto da offrire. Ragazzi datevi da fare, lavorate sodo e seguite le regole, sempre. La campagna e i suoi animali vanno rispettati, così come i consumatori che acquisteranno e mangeranno i prodotti della vostra futura azienda agricola». Non è stato un semplice incontro, quello che si è svolto ieri nei laboratori Agris di Macomer, è stata una lezione di vita vera che, come detto più volte, deve partire dai banchi della scuola prima e dell'università poi. Non a caso tra i relatori c'era anche Cristina Ranchetti, della facoltà di Agraria dell’università di Sassari. «Tra le tante iniziative, abbiamo il progetto Unisco indirizzato agli studenti delle terze, quarte e quinte superiori. Si tratta di quattro incontri, per un totale di 16 ore, che danno agli studenti la possibilità di frequentare le lezioni su materie a loro scelta e, attraverso un esame, di accumulare crediti formativi da utilizzare nel futuro percorso universitario». Insomma, a quanto pare le opportunità ci sono, esistono, basta saperle e volerle sfruttare. E gli esempi non mancano di certo. Basti pensare a Luisa Cabiddu, giovane ogliastrina di Girasole, che, grazie allo studio sulla bioedilizia, ha realizzato una casa “fatta in casa” con paglia di grano Senatore Capelli, argilla e legno. La geniale intuizione ecosostenibile, lo scorso ottobre, le ha fatto conquistare l’Oscar Green. Il riconoscimento è stato conferito nell’ambito del concorso nazionale indetto da Coldiretti giovani e Campagna Amica che ogni anno premia i più bravi agricoltori innovatori provenienti da tutta l'Italia.

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