La Nuova Sardegna

Il premio Tachis 2018 va all’enologo Murru

Il premio Tachis 2018 va all’enologo Murru

Premiato il direttore tecnico della cantina Argiolas. «È un grandissimo onore, è stato il mio maestro» 

05 dicembre 2018
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SASSARI. È Mariano Murru, direttore tecnico della cantina Argiolas, il vincitore della seconda edizione del Premio nazionale “Giacomo Tachis”, dedicato al re degli enologi, l’inventore di Terre Brune e Turriga. La giuria lo ha scelto perché «Giacomo Tachis, suo maestro, lo aveva chiamato giovanissimo a collaborare con sé, descrivendolo come uno dei giovani enologi italiani più promettenti. Per tanti anni hanno lavorato fianco a fianco nel grande progetto in cui li aveva coinvolti la famiglia Argiolas, valorizzare e riscoprire il grande panorama dei vitigni tradizionali sardi, per creare dei vini che raccontassero la storia e le tradizioni della Sardegna, che ne esaltassero la sua bellezza ed unicità e che fossero allo stesso tempo vini innovativi di grande qualità e piacevolezza. Questa è la strada che ha continuato a percorrere anche quando Giacomo Tachis ci ha lasciati, lavorando con grande dedizione, professionalità e grande talento». Emozionatissimo Mariano Murru durante la cerimonia che si è svolta nei giorni scorsi a Roma, all’Hotel Walfor Astoria, durante la serata di gala organizzata per la presentazione della guida dei migliori vini d’Italia, dedicata quest’anno al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Ricevere questo premio è un grandissimo onore per la figura che ha rappresentato Giacomo Tachis per tutto il mondo del vino italiano, ed è anche una grande emozione per l’affetto e tutti i ricordi che a lui mi legano», ha detto Murru.

L’enologo collabora da oltre 25 anni con l’azienda Argiolas. Una collaborazione che ha contribuito a farla diventare una delle case vinicole italiane più prestigiose e conosciute a livello internazionale. Oltre al pluripremiato Turriga, che segue con dedizione dalle prime annate, Murru ha contribuito al successo di Angialis, più volte premiato come miglior vino dolce italiano. Porta la sua firma anche il cannonau “Antonio 100”, straordinario passito nato in occasione dei 100 anni del capostipite Antonio Argiolas, selezionato per l’annata 2012 dall’associazione italiana sommelier tra i 20 migliori vini d’Italia. Senza dimenticare il lavoro di valorizzazione del vitigno Nuragus, prima con il “Selegas”, ormai un classico della produzione isolana, sia con una versione totalmente innovativa: lo spumante “Tagliamare”, che ha rilanciato in una nuova veste le grandi potenzialità di questo antico vitigno.



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