La Nuova Sardegna

I Riformatori: sì alle accise negate

I Riformatori hanno deciso di rilanciare una loro battaglia storica, è quella sulle accise sui carburanti prodotti in Sardegna dalla Saras di Sarroch, anche nella prossima Finanziaria regionale. Ad...

06 dicembre 2018
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I Riformatori hanno deciso di rilanciare una loro battaglia storica, è quella sulle accise sui carburanti prodotti in Sardegna dalla Saras di Sarroch, anche nella prossima Finanziaria regionale. Ad annunciarlo sono il capogruppo Attilio Dedoni e il coordinatore Pietrino Fois. «Presenteremo un emendamento – scrive - in cui chiederemo che fra le entrate siano inseriti i tre miliardi (ed è una cifra per difetto) che finora ci sono stati negati dallo Stato e invece ci spettano proprio perché è il calcolo delle accise su benzina e gasolio prodotti in Sardegna, mentre finora ci sono state riconosciute solo quelle sui carburanti consumati dai sardi». Subito dopo: «Così come, nel 2014, nella scorsa legislatura, chiederemo a tutti i partiti politici (che allora votarono compatti il nostro emendamento) di non tirarsi indietro davanti alla sfida che abbiamo lanciato. Riportare nell’Isola i soldi dei sardi, ingiustamente trattenuti a Roma da uno Stato che interpreta le norme a proprio uso e consumo, e invariabilmente a danno della Sardegna. Sostenendo l’emendamento – è la conclusione di Dedoni e Fois - caricheremo sul bilancio le somme che ci sono dovute come compartecipazione. È arrivato il momento di rimediare alla vergogna imposta dal Governo e accettata da un esecutivo regionale succube degli interessi del centrosinistra nazionale. Quello che proponiamo è dunque un atto di coraggio indispensabile per rendere giustizia al popolo sardo e gettare le basi per lo sviluppo futuro della nostra Isola, soprattutto nei Comuni dell’interno della Sardegna».



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