Spazio, studio sulla resistenza dei materiali ad alte temperature: Sardegna capofila
Il Dass, Distretto aerospaziale sardo, coordina un progetto nazionale sulla propulsione spaziale
CAGLIARI. Il Distretto AeroSpaziale della Sardegna capofila del progetto «Generazione E» da quattro milioni di euro. L'iniziativa, coordinata dal punto di vista tecnico-scientifico da Giacomo Cao dell'Università di Cagliari riguarda il settore della propulsione spaziale.
«Il progetto - sottolinea Cao - potrà consentire la creazione di un laboratorio unico in Italia, la cui ubicazione è in fase di definizione, per la valutazione di materiali capaci di sopportare temperature superiori anche ai 3000 gradi centigradi». Il Dass esiste da cinque anni. «Siamo particolarmente orgogliosi - continua Cao - del risultato raggiunto che consente ad alcuni soci, quali l'Università di Cagliari, titolare di una quota progettuale di circa un milione e quattrocento mila euro, il CIRA e la IM, di poter contribuire in modo diretto all'iniziativa SPTF (Space Propulsion Test Facility), annunciata dal socio Avio nel luglio 2017 e in parte già avviata».
Un piccolo bilancio: «Dass - spiega Cao - è stato protagonista nell'attrarre in Sardegna aziende di altissimo profilo quali Avio e Airbus, come pure significative iniziative imprenditoriali e di sviluppo che incubano circa cinquanta milioni di euro, a fronte di una contribuzione regionale di circa dieci milioni». Obiettivo: andare avanti. «Sulla base di questo risultato - prosegue il presidente - che credo si possa definire assai rilevante, l'auspicio è che la Regione, in occasione della rimodulazione del Programma Operativo Regionale (POR) in itinere, vorrà allocare non meno di cinquanta milioni di euro a favore dell'aerospazio in modo che si possa riprodurre, su cifre ben più rilevanti, l'evidente effetto moltiplicatore già sperimentato, a favore dell'economia dell'isola in un settore riconosciuto come altamente strategico».