La Nuova Sardegna

Fiamme in un’abitazione Salvato inquilino 78enne

di Luca Fiori
Fiamme in un’abitazione Salvato inquilino 78enne

Il rogo potrebbe essere partito da una stufa sistemata nella camera da letto L’uomo è in gravissime condizioni, intossicato anche un vigile del fuoco

07 dicembre 2018
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SASSARI. Quando i vigili del fuoco sono arrivati davanti alla palazzina di Gramsci, nel quartiere di Luna e Sole a Sassari, le fiamme avevano già aggredito l’appartamento al piano terra in cui l’affittuario Umberto Catapano, pensionato di 78 anni, si stava riposando dopo pranzo.

Buttare giù la porta blindata, chiusa a chiave, avrebbe richiesto troppo tempo e allora – senza pensarci due volte – gli uomini del 115 hanno scavalcato la ringhiera di un terrazzino che si affaccia su via Perantoni Satta e dopo aver sfondato una finestra sono entrati nell’abitazione completamente invasa dal fumo e avvolta dalle fiamme.

Coraggio e professionalità che molto probabilmente hanno salvato la vita del 78enne. Il pensionato, originario di Ottaviano in provincia di Napoli ma residente da tempo in città, era riverso sul pavimento nell’andito, mentre la casa andava a fuoco. Umberto Catapano ha provato a mettersi in salvo, ma il fumo gli ha fatto perdere i sensi prima di raggiungere il portoncino d’ingresso.

Sono stati momenti di grande tensione e di paura tra i vicini di casa. L’uomo è stato tratto in salvo dai vigili e poi affidato alle cure dei medici del 118. Trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale civile Santissima Annunziata a bordo di un’ambulanza, è ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione, ma i medici sperano di salvargli la vita. All’ospedale sono finiti anche due pompieri, ma le loro condizioni fortunatamente non sono gravi. Per mettere in salvo la vita del pensionato i vigili del fuoco hanno dovuto portare l’uomo fuori dall’abitazione a spalle attraverso una finestra.

Durante questa operazione, resa più complicata dalla stazza del 78enne, uno dei vigili del fuoco è rimasto leggermente ustionato a una gamba e un collega ha respirato inavvertitamente il fumo, rimanendo intossicato quando nella concitazione gli si è spostata la maschera dell’ossigeno. Il rogo si è sviluppato poco dopo le 15. L’allarme degli altri condomini della palazzina è stato immediato e sul posto è arrivato anche il figlio di Umberto Catapano.

Pochi istanti dopo sul posto si sono precipitate le autobotti dalla vicina caserma dei vigili ed è iniziata la complicata operazione di salvataggio. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della squadra volante e tutti i condomini della palazzina durante le operazioni di spegnimento delle fiamme sono stati precauzionalmente fatti evacuare. Solo dopo le operazioni di bonifica sono potuti rientrare in casa. L’incendio, secondo una prima ipotesi dei vigili del fuoco, sarebbe partito da uno scaldino che l’uomo – che vive da solo – aveva acceso nella camera da letto in cui si stava riposando dopo aver pranzato.

Le fiamme hanno raggiunto prima una coperta del letto e poi aggredito i mobili e tutto quello che hanno trovato all’interno dell’abitazione.

Quando i soccorritori sono arrivati in via Perantoni Satta le fiamme erano già altissime. Forse il pensiero dei vigili in quel momento è andato Stefano Colasanti, il collega di 50 anni morto due giorni fa in un incendio sulla Salaria, proprio il giorno dopo la festa di Santa Barbara, patrona del corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Sarà stato solo un attimo, perché senza perdere neanche un secondo di tempo gli uomini del 115 hanno cercato la soluzione migliore per salvare la vita dell’uomo intrappolato tra le fiamme all’interno dell’appartamento al piano terra. Quando hanno capito che per buttare giù la porta blindata avrebbero perso troppo tempo i pompieri hanno deciso di entrare da una finestra. Nonostante le fiamme già altissime, i vigili sono riusciti ad accedere all’appartamento e in pochi secondi in mezzo al fumo denso hanno individuato Umberto Catapano. Il 78enne aveva perso i sensi, ma la tempestività dell’intervento dei vigli e la corsa dell’ambulanza del 118 verso il pronto soccorso potrebbero avergli salvato la vita.

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