La Nuova Sardegna

Sanità, la mappa dei posti letto in Sardegna: più pubblici e meno privati

Silvia Sanna
Sanità, la mappa dei posti letto in Sardegna: più pubblici e meno privati

Zero tagli ma diversa distribuzione: rafforzato l’hub del Sassarese. Confermati gli 88 posti al Policlinico, unica casa di cura privata nel Nord Ovest a fronte delle 5 nel Cagliaritano con 579 posti

07 dicembre 2018
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SASSARI. Un complicato lavoro di taglia e cuci, posti in meno da una parte, più letti dall’altra: tra passi avanti e retromarce ci sono voluti mesi. Ora la rivoluzione è compiuta: c’è la mappa definitiva della ripartizione dei posti letto nei presidi ospedalieri isolani. La riorganizzazione reparto per reparto, la divisione tra l’offerta del pubblico e le cliniche private. Il quadro definitivo è stato approvato dalla Giunta sulla base delle osservazioni raccolte in Commissione e del grido di dolore di alcuni territori (come il Nord Ovest) che nella prima versione della rete ospedaliera denunciavano lo scippo di molti posti letto. Alla fine, i conti vanno in pareggio: il numero complessivo, 5790, resta invariato.

A cambiare è invece la distribuzione all’interno delle strutture, con una maggiore attenzione verso l’offerta del pubblico a scapito del privato. Il Mater Olbia, innanzitutto, che perde posti letto non più fondamentali – come Pediatria – per la Fondazione Gemelli che gestirà la struttura insieme al Qatar e che invece lo erano per il Bambin Gesù. In questo riordino, il Mater smette i panni di ospedale pigliatutto e a godere della nuova distribuzione sono le strutture pubbliche.

L’offerta complessiva del privato è stata rimodulata sulla base delle esigenze dei territori: a Sassari confermati gli 88 posti al Policlinico, al centro di una vertenza delicatissima. L’altro aspetto evidente è il bilanciamento dei posti per acuti e post acuti: diminuiscono i primi a vantaggio dei secondi, spalmati in tutte le strutture.

I numeri. Nel totale di 5790, il rapporto tra posti letto pubblici e privati è circa 4 a 1: sono rispettivamente 4732 e 1058. Più o meno simile la distribuzione tra acuti e post acuti: 4828 a fronte di 962, con questi ultimi che crescono quasi di tre volte.

Nella geografia dell’isola, la parte del leone la fa il Sud Est: è il Cagliaritano a detenere la quota maggiore di posti letti, sono 2437, con l’Azienda ospedaliera Brotzu che si conferma la più grande dell’isola: 847 l’offerta complessiva. Segue il Nord Ovest, che tra Ats, Aou e privato mette insieme 1148 posti letti (di cui 1060 pubblici). Da questi numeri si capisce perché sia tanto sentita la vertenza del Policlinico: è l’unica casa di cura privata del Nord Ovest, a fronte delle 5 che operano nel Sud Est e offrono 579 posti letto.

La terza più grande realtà sanitaria isolana è quella del Nord Est: in Gallura i posti letto totali sono 506, con il pubblico che batte il privato (cioé il Mater Olbia) 304 a 202. Al quarto posto l’area di Oristano, dove i posti letto a disposizione sono 520 di cui 400 nelle strutture pubbliche e 100 in quelle private. A breve distanza segue il Nuorese, con 479 posti letto offerti dal pubblico e zero dal privato, poi il Sulcis con 313, il Medio Campidano con 208 e infine l’Ogliastra, dove i posti letto in totale sono 179, di cui 110 pubblici e 69 privati.

Il caso Mater Olbia. L’apertura è imminente, il 12 dicembre avvieranno l’attività gli ambulatori, a marzo la mega struttura sarà a regime. L’offerta è stata rimodulata, spiega l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru «sulla base delle richieste del nuovo referente scientifico, l’ospedale Gemelli, subentrato al Bambin Gesù». Per questo i posti in pediatria sono stati ridotti a 6 a vantaggio di altre specialità in una ridistribuzione che ha consentito di mettere una pezza in altre realtà del Nord dell’isola che rischiavano di rimanere scoperte. «Questa delibera – aggiunge Arru – è fondamentale per il Mater Olbia perché consente di andare oltre l’accreditamento degli ambulatori, come è avvenuto nei giorni scorsi, avviando di fatto l’attività dlel’intero presidio con una accelerazione alla procedura complessiva».

I prossimi passi. Ora la palla passa alle Aziende sanitarie, chiamate a modificare gli atti aziendali sulla base della nuova mappa. «Mentre l’Ats – spiega Arru – dovrà definire il numero minimo di posti letto da assegnare alle singole strutture pubbliche e procedere alla qualificazione in degenza ordinaria, day surgery e day hospital».

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