La Nuova Sardegna

Progettato nell’isola il cervello elettronico delle città del futuro

Progettato nell’isola il cervello elettronico delle città del futuro

Dal cassonetto intelligente al sensore anti code nel traffico: da Crs4 e Huawei un sistema di gestione dei servizi urbani 

08 dicembre 2018
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CAGLIARI. I supercervelloni artificiali servono a migliorare la qualità della vita nelle città, ma come? C’è un prototipo, lo Ioc, nato dal matrimonio tecnologico fra il centro ricerche Crs4 della Regione e la multinazionale Huawei, che è stato messo a punto nel laboratorio di Pula e sperimentato a Cagliari. I primi risultati sono stati più che soddisfacenti, con telecamere e supervisori i centri urbani sono destinati a diventare luoghi più sicuri, meno caotici, efficienti, interattivi e soprattutto a misura d’uomo. Perché l’alta tecnologia, quand’è messa al servizio dei cittadini, può fare miracoli anche nei servizi: dai trasporti al ritiro dei rifiuti, dalla gestione delle piazze durante concerti e manifestazioni, al controllo delle opere pubbliche. Tre anni fa Crs4 e Huawei hanno firmato l’accordo per far partire il progetto, poi la fase di verifica e infine i primi esperimenti sul campo. «Dalla prossima estate, saremo operativi su larga scala», ha annunciato Luigi De Vecchis, presidente di Huawei Italia. «Unico nel suo genere in Europa – ha aggiunto il governatore Francesco Pigliaru – quello che oggi chiamiamo “prototipo Cagliari” lo utilizzeremo anche nelle altre città e nelle zone interne, per far diventare la Sardegna la prima Region smart (intelligente) italiana». Gli esempi su come il supercervellone potrà davvero migliorare la quotidianità non mancano. Eccone alcuni: basterà un sensore, inserito nel cassonetto, per avvisare la centrale che il contenitore è pieno e far arrivare il camion, oppure nel caso di un incidente stradale saranno ancora le reti telematiche a dirottare il traffico soprattutto quello pubblico, evitando code e pericoli. «L’investimento della Regione è stato di tre milioni, quello della multinazionale è intorno ai 20 milioni spalmati in cinque anni», ha ricordato l’assessore alla programmazione Raffaele Paci. Per poi aggiungere: «Soprattutto siamo orgogliosi di aver coinvolto non solo il Crs4, ma anche le università di Cagliari e Sassari, i Comuni, le Camere di commercio, le società che gestiscono gli aeroporti e il trasporto pubblico urbano e l’Autorità portuale regionale. Fino a mettere assieme una rete fondamentale, solida, per far crescere e realizzare il progetto delle città intelligenti». È stato proprio il gioco di squadra ad aver funzionato, e il presidente di Huawei Italia l’ha sottolineato più volte: «Abbiamo trovato una Sardegna all’avanguardia e molto disponibile nella progettazione, nell’utilizzo dell’alta tecnologia, ed è per questo che la nostra collaborazione continuerà per realizzare un modello esportabile nel mondo». (ua)

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