La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Una volta c’era ed era il volo Olbia-Cagliari-Olbia. In trenta minuti univa nord e sud della Sardegna. Molto meno delle tre ore abbondanti, fra andata e ritorno, alla guida di un’auto sulla Carlo Felice, Da anni quel collegamento aereo non esiste più, oggi a rilanciarlo è Antonio Satta, sindaco di Padru, segretario nazionale dell’Upc e vicepresidente del Consiglio delle autonomie. «È una necessità e dev’essere ripristinato al più presto– scrive – I collegamenti interni sono sempre più indispensabili per sostenere uno sviluppo capillare e armonico della Sardegna. È impensabile che un viaggio dalla Gallura verso Cagliari duri invece tante ore sia in auto che in treno». Per proseguire: «La Sardegna ha tanti collegamenti aerei verso il resto dell’Italia e diverse mete internazionali, mentre continua ad allargarsi il divario fra i territori della Sardegna. Territori che invece avrebbero bisogno di dialogare fra loro, anche attraverso trasporti veloci ed efficienti». Sino a qualche anno fa, la compagnia aerea Alisarda, divenuta poi Meridiana, «aveva nel suo pacchetto voli – ricorda Satta – l’indispensabile Olbia-Cagliari-Olbia, che collegava, i due aeroporti mattina e sera. Ora non c’è più». Ed ecco la richiesta all’assessore ai trasporti Carlo Careddu: «La Regione deve sentire la necessità di riprendere i contatti con il Principe Aga Khan, attuale socio di maggioranza di Air Italy, per sollecitare che sia ripristinato quel collegamento aereo». Per poi chiedere, nello steso comunicato, anche un « immediato e netto miglioramento anche del collegamento ferroviario visto che purtroppo oggi è inefficiente». Secondo il vicepresidente del Consiglio delle autonomie, «la Sardegna non può essere più isolata al suo interno se vuole puntare a uno sviluppo che non sia accentrato ma diffuso da un capo all’altro della Sardegna». Sul volo da e per la Gallura l’Upc-Psi, con Zanchetta, Gaia e Perra, ha presentato una mozione in Consiglio regionale. (ua)