La Nuova Sardegna

L’authority frena Jovanotti «No al concerto al porto»

di Dario Budroni
L’authority frena Jovanotti «No al concerto al porto»

Il presidente Deiana: non si può fare, il 23 luglio siamo nel pieno della stagione Preoccupata anche la Capitaneria: ci devono essere le condizioni di sicurezza

09 dicembre 2018
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OLBIA. L’idea è sicuramente suggestiva, ma non per la port authority. Massimo Deiana confessa di essere saltato sulla sedia quando ha letto sul giornale che il comune di Olbia, per ospitare il concerto di Jovanotti, ha deciso di realizzare una spiaggia artificiale al porto dell’Isola Bianca. «Ho avuto un sussulto – afferma il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna –. Il concerto è molto interessante per la città, io sono anche un fan di Jovanotti. Ma la vedo molto dura organizzare un qualcosa di simili dimensioni il 23 luglio, nel pieno della stagione turistica e nel bel mezzo di un porto come quello di Olbia». È un fulmine a ciel sereno. Anche perché ormai è tutto deciso. Il nome di Olbia è stato ufficialmente inserito tra le quindici tappe del tour «Jova beach party» e i biglietti sono in vendita da venerdì mattina. E se l’autorità portuale è decisamente perplessa, non si può dire diversamente della capitaneria di porto. Anche in questo caso ci sono seri dubbi sulla questione sicurezza. In ogni caso, adesso si proverà a mediare e a trovare una soluzione per non far saltare il concerto di Jovanotti.

La port authority. Il tour di Jovanotti farà tappa nelle spiagge italiane. In Sardegna, per via delle normative regionali in difesa dell’ambiente, è praticamente impossibile realizzare un evento di questo tipo. Per questo il Comune, con il sindaco Settimo Nizzi e l’assessore al Turismo Marco Balata, ha proposto di realizzare una mega spiaggia con sabbia finta al molo Bonaria, comunque in una area che non dà direttamente sulla zona sbarchi. Si parla di una struttura di 300 metri quadri. Il problema, però, è che la port authority, che è ha piena competenza sul porto, a quanto pare non era al corrente di nulla. «Ho scoperto tutto dal giornale, mai sentito parlare di una spiaggia artificiale all’Isola Bianca – spiega Deiana –. Poi stiamo parlando del 23 luglio. In quel periodo, tra sbarchi e imbarchi, transitano per il porto decine di migliaia di passeggeri. Stiamo parlando di una ventina di navi al giorno. E un evento di questo genere, che richiamerà migliaia di persone, rischierebbe di compromettere seriamente le attivià del porto. Non voglio fare la parte del guastafeste, ma le cose si fanno quando possono essere realmente organizzate. Adesso comunque cercheremo di trovare un’alternativa. Se esistono le possibilità di far convivere concerto e funzionalità del porto ben venga, ma al molo Bonaria la vedo molto difficile. In città esistono altre location».

La capitaneria. La responsabilità della sicurezza del porto è nelle mani della capitaneria. E così ad apparire perplesso è anche il direttore marittimo Maurizio Trogu, che ieri ha incontrato il sindaco Settimo Nizzi. «È un evento di livello nazionale e cercheremo di lavorare insieme per la sua riuscita, ma questo non può accadere se non dovessero esserci le condizioni di sicurezza – spiega Trogu –. Il molo Bonaria è operativo e quindi penso magari all’area precedente, dove non attraccano le navi. Ci si può ragionare, mancano ancora otto mesi. Però la sicurezza viene prima di tutto. Non può esserci una commistione tra evento e sbarco-imbarchi».

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