La Nuova Sardegna

Operazione antidroga nel Sulcis

di Luciano Onnis
Operazione antidroga nel Sulcis

Sono finiti in cella un algerino e un tunisino. Un nigeriano è sfuggito alla cattura

11 dicembre 2018
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CARBONIA. Spaccio di droga e prostituzione gestiti da due organizzazioni criminali nella tratta dell’immigrazione clandestina di extracomunitari dall’Africa verso la Sardegna.

Due filoni distinti che hanno finito per intersecarsi nelle indagini dei carabinieri della compagnia di Carbonia che ieri mattina hanno proceduto con sei ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Direzione Distrettuale Antimafia della procura di Cagliari, quattro eseguite e due rimaste inapplicate perché i destinatari non sono stati rintracciati.

Le indagini, iniziate nel dicembre del 2014 a seguito dei ripetuti sbarchi clandestini nelle coste del Sulcis, hanno portato gli inquirenti a individuare due differenti tratte di migranti africani che, una volta giunti nell’isola, venivano gestiti e sfruttati nello spaccio di droga a Cagliari e nella prostituzione a Sassari. In carcere sono finiti in quattro: per la droga un algerino e un tunisino (Yacine Messadi, 45 anni, residente a Cagliari, e Nidham Hammouda, di 32, abitante a Selargius), mentre per lo sfruttamento della prostituzione le nigeriane Sofia Tony (32enne di Sassari) e Bridget Tina Edomwonyi (36 anni, abitante ad Alessandria).

Al provvedimento di custodia cautelare è invece sfuggito Williams Obasohan, 30enne nigeriano residente a Castelsardo, uomo di fiducia di un connazionale che organizzava i viaggi delle ragazze da avviare alla prostituzione.

Il filone dello spaccio di droga aveva come capo organizzazione Yacine Massadi, che non esitava a utilizzare anche i figli minorenni nelle consegne dello stupefacente. L’uomo organizzava i viaggi clandestini su barchini a motore dall’Algeria alle coste del Sulcis (12 ore di navigazione), pagando e dando istruzioni allo scafista di turno. L’algerino dava anche istruzioni su come evitare il rimpatrio in caso di fermo da parte delle forze dell’ordine dichiarandosi minorenni, poi li utilizzava come spacciatori a Cagliari nel quartiere Marina.

Il suo collaboratore era Nidham Hammouda, come documentano le immagini acquisite dai carabinieri nel corso delle indagini.

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