La Nuova Sardegna

Quella legge sotterra drammi ed esseri umani

Giampaolo Cassitta
Quella legge sotterra drammi ed esseri umani

Il decreto sicurezza approvato in via definitiva dal Parlamento non garantirà nessuna sicurezza e aumenterà il divario tra le persone

11 dicembre 2018
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Ci piacciono le storie, poter conoscere qualcosa di qualcuno, poter camminare con gli occhi di un altro, vagare in universi nuovi e in diversi luoghi, anche sconosciuti. Ci piacciono le storie e, sappiamo benissimo, non potremmo mai conoscere le imprese di tutti gli uomini del mondo. Così ci innamoriamo e ci appassioniamo a quelle che riescono a emergere nel grande calderone dell'esistenza. Una legge non ascolta le storie, è astratta per antonomasia, non può inserire il filo narrativo in ogni articolo o comma. La legge analizza i fatti in modo oggettivo e se dice che chi ruba viola la norma, la regola del gioco prevede che chi la infrange deve pagare in nome del popolo.

Poi ci sono le storie che camminano in un universo parallelo e che non scalfiscono il cuore dei giudicanti - come è ovvio e naturale - ma diventano strati di vita, analisi sociologiche o, più semplicemente, grappoli in cui è condensata la vita degli uomini. Ci sono ladri e gentiluomini ma non è detto che le linee siano sempre così nette. Ci sono assassini e vittime, sfruttati e sfruttatori e ognuno di essi ha stratificazioni che molte volte coincidono. Non possiamo dividere il mondo in bianco e nero, nord e sud, perché ci sarà sempre qualcuno che si riterrà più bianco o più nero e ci sarà sempre, per tutti, un sud più a sud di quello in cui si vive.

Non ci sono "gli italiani" e non ci sono "i sardi" ma uomini che sono nati in quel determinato paese - e non è stata una loro scelta - e che di quel popolo rispettano i codici e le tradizioni, comprese le contraddizioni. Si parla in questi giorni del decreto sicurezza approvato in via definitiva dal Parlamento italiano e se ne parla come una delle soluzioni, una delle risposte al fenomeno degli extracomunitari presenti nel suolo italiano e che non hanno più il diritto a rimanerci. Per molti di loro scatterà l'obbligo di rimpatrio in quanto non verrà concesso o rinnovato il permesso di soggiorno. Il legislatore non ha voluto tener conto delle storie, non è riuscito ad analizzare il dramma immenso che questi uomini portano dentro il proprio zaino. Con dei cannocchiali sfuocati si è deciso che i ladri, i rapinatori, gli sfruttatori delle ragazze che si prostituiscono, gli stupratori fossero tutti da una parte: gente che aveva varcato il territorio e che ne aveva approfittato per delinquere a dispetto di chi, invece, le leggi le conosceva e le rispettava. Con gli stessi cannocchiali si tenta di non eliminare il crocifisso dalle scuole dello Stato o, per contrasto, si vieta di cantare "tu scendi dalle stelle".

Gli opposti estremismi fanno sempre paura e rimanere sempre sulla crosta dei problemi non ci fa conoscere cosa realmente c'è all'interno e non ci fa capire l'essenza delle variegate situazioni. Ci piacciono le storie ma non le vogliamo più sentire, siamo stanchi, disincantati, non ci prendiamo più il tempo analizzare ciò che realmente accade intorno a noi. Siamo figli di un'epoca veloce, pragmatica, che regala facili sentenze, ci obbliga a scegliere e, in base a quella decisione, veniamo insultati od osannati. Non abbiamo tempo per sentire la storia di Aisha, violentata ripetutamente in Libia, arrivata in Italia con una bambina figlia di quello stupro. Non abbiamo tempo per Hashiri che si prostituisce per far sopravvivere i genitori. Non abbiamo tempo per Hamad, che ha solo 16 anni e il sogno di diventare cuoco in Italia ma che, con la legge di sicurezza, non potrà continuare il suo progetto di vita.

Non abbiamo più tempo per ascoltare, per fermarci, almeno un attimo, davanti a una legge che non garantirà nessuna sicurezza e aumenterà il divario tra le persone. Macineremo altro odio, altro dissenso, diventeremo leoni da tastiera, cammineremo con le nostre ruspe virtuali contro queste storie. Sotterreremo la dignità degli altri, la voglia di riscatto degli altri, saremo puri e felici quando anche l'ultimo straniero sarà allontanato dal nostro paese. Ma quel giorno saremo tutti più soli e più poveri.

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