La Nuova Sardegna

Finanziaria, manovra verso l’approvazione

Finanziaria, manovra verso l’approvazione

Strada in discesa dopo mezza giornata di confronto. Passa la prima parte del pacchetto famiglia

12 dicembre 2018
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CAGLIARI. La Finanziaria è un treno accelerato. Dopo solo mezza giornata di confronto in aula, il Consiglio ha approvato quasi metà della Manovra da 8,2 miliardi. Il centrosinistra ha retto bene la prova del voto e tutti gli emendamenti proposti dalla maggioranza, con in testa il presidente della commissione bilancio Franco Sabatini del Pd, e dal Giunta, con l’assessore Raffaele Paci, sono passati senza sussulti. A cominciare da quelli a sostegno del pacchetto famiglia, che vale 65 milioni, in cui sono compresi le detrazioni fiscali per i figli a carico, bonus asili, più i trasporti gratuiti per gli studenti, incentivi per combattere la denatalità e contributi destinati alla ristrutturazione della prima casa. È stato approvato il primo, quello sulle detrazioni fiscali.

Detrazioni. Dal 2019 le famiglie con reddito imponibile sotto i 55 mila euro beneficeranno di una detrazione sull'addizionale regionale Irpef per i figli minorenni e quelli con disabilità. Sarà di 200 euro per ogni figlio e salirà a 300 (questa proposta è stata presentata dal consigliere di minoranza Paolo Truzzu di Fdi e condivisa dal centrosinistra) per i minorenni portatori di handicap. «È un promo passo importante – ha detto l’assessore Paci – con cui diamo una risposta concrete alle famiglie che finora hanno faticato per garantire la crescita dei figli e contribuire, con il lavoro, allo sviluppo della Sardegna»,

Accise. L’emendamento dei Riformatori per inserire fra le entrate anche i tre miliardi di accise sui carburanti non ha avuto fortuna. È stato bocciato dal centrosinistra, ma il capogruppo Attilio Dedoni ha annunciato: «Andremo avanti in questa nostra storica battaglia, perché lo Stato non può continuare a negarci in un’imposta che c’è dovuta sulla benzina prodotta dalla raffineria Saras a Sarroch». Finora invece le uniche accise riconosciute da Roma sono quelle sui carburanti consumati in Sardegna e sono poco più di 600mila euro.

Accantonamenti. La Giunta ha confermato che non pagherà i 285 milioni di accantonamenti pretesi dal Governo come «ennesimo contributo al risanamento del debito pubblico nazionale». Anche l’Avvocatura dello Stato – ha sottolineato l’assessore Paci – ha confermato che non «sono più dovuti e quindi non li abbiamo scalati dalle nostre partite contabili». Per poi ricordare che «è in corso una trattativa con il Governo per definire quale dev’essere il contributo reale della Sardegna e aspettiamo un segnale da Roma su quando dovranno essere i prossimi incontri».

Centrodestra. È stato soprattutto il gruppo di Forza Italia, con Alessandra Zedda, Marco Tedde e Stefano Tunis, ad attaccare la Giunta durante il dibattito. Tedde è stato perentorio: «È una manovra elettorale che ha solo lo scopo di recuperare, all’ultimo momento, i disastri commessi dal centrosinistra dal 2014 in poi». Il vicecapogruppo ha chiuso con un atto d’accusa: «Non c’è un idea per lo sviluppo, ma solo assistenzialismo per riconquistare gli elettori in fuga dal Pd». (ua)



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