La Nuova Sardegna

Imprese, scontro Riformatori-Regione sui bandi

Imprese, scontro Riformatori-Regione sui bandi

L’opposizione: aziende costrette ad anticipare le risorse. L’assessore Paci: in due anni 1.500 pratiche 

12 dicembre 2018
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CAGLIARI. I bandi della Regione da 250 milioni di euro per far nascere le imprese e irrobustire quelle che esistono sono bloccati, hanno denunciato i Riformatori. La replica dell’assessore Raffaele Paci è stata immediata: «Non è vero. In due anni, abbiamo licenziato quasi 1.500 pratiche e le uniche difficoltà sono state semmai nella fase iniziale, con diverse domande respinte per errori nelle richieste».

L’accusa. «Istruttorie lente nonostante le molte risorse umane messe in campo per velocizzare le procedure delle gare. Per arrivare a questo triste risultato: le aziende sono allo stremo perché costrette ad anticipare fondi che non arrivano». È stato questo l’atto d’accusa dei Riformatori: «Alcuni bandi sono completamente fermi e riguardano soprattutto le aziende turistiche e anche in altri settori vanno molto a rilento». Secondo i consiglieri regionali Luigi Crisponi, Michele Cossa, Alfonso Marras e il capogruppo Attilio Dedoni con il coordinatore regionale Pietrino Fois, «sono bandi la cui scadenza risale ormai ad oltre un anno fa e, in alcuni casi, non è stata chiusa neanche l’istruttoria». Partendo da questo «censimento disastroso», i Riformatori hanno sollecitato «un immediato confronto con l’assessore, perché prenda l’impegno di tempi certi per la chiusura delle istruttorie, e prima delle elezioni regionali in modo che le imprese possano rispettare gli impegni e programmare gli investimenti».

La replica. «Le dichiarazioni dei Riformatori sono confuse e strumentali», ha contrattaccato Paci. È vero, riconosce, che «ci sono stati ritardi nella fase di avvio dei bandi perché abbiamo scontato l'assoluta novità del meccanismo, ma poi il sistema è andato a regime e abbiamo recuperato: i dati delle pratiche in corso lo dimostrano». Per aggiungere: «La Sardegna non rischia affatto di perdere i fondi europei. Anzi, ricordo che è stata proprio questa Giunta a recuperare i ritardi sulla precedente programmazione, tanto da aver consentito di spendere il 104 per cento dei contributi 2007-2013».

Confronto necessario. Nonostante la risposta dell’assessore Paci, i Riformatori hanno insistito: «Su questi bandi è necessario comunque che sia fatta chiarezza soprattutto con le aziende, che non possono più vivere o sopravvivere nell’incertezza sull’arrivo o meno dei finanziamenti». (ua)

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