La Nuova Sardegna

La rete dei porti conquista il Salon Nautique di Parigi

di Antonello Palmas
La rete dei porti conquista il Salon Nautique di Parigi

L’organizzazione isolana e quella corsa insieme in un unico visitatissimo stand L'area tra Sardegna e Corsica è la prima destinazione mondiale per i maxi yacht

12 dicembre 2018
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PARIGI. È ormai considerata la seconda principale fiera nautica del mondo. Così il Salon Nautique de Paris, inaugurato sabato scorso e che resterà aperto fino a domenica, resta un appuntamento irrinunciabile per la Rete dei Porti della Sardegna, come avviene ormai da 12 anni.

Si tratta infatti di uno degli appuntamenti che destano maggiore interesse nel settore, sia da parte della stampa specializzata che degli utenti nautici e degli operatori del settore, e ciò nonostante questa sia un’edizione un po’ particolare a causa delle forti tensioni sociali esplose nelle ultime settimane, con le proteste dei gilet gialli, che contrastano con l’elegante atmosfera natalizia della capitale francese.

La Rete dei Porti della Sardegna vi partecipa in stretta sinergia con l’omologa organizzazione della Corsica, l’Uppc (Union des portes de plaisance de Corse). Il gemellaggio non è casuale, ma nasce dal fatto che le due isole fanno parte di un bacino di navigazione dalla straordinaria attrattività: per i maxi yacht l’area fra Sardegna e Corsica rappresenta la prima destinazione mondiale. Questo record, insieme alla costanza nella partecipazione e all'integrazione dell’offerta nautica, sta afcendo sì che l'ampio stand, curato da Pietro Foddis del porto di Santa Maria Navarrese e che ospita venti porti sardi e sedici corsi, sia fra quelli che suscitano maggiore interesse da parte dei visitatori, della stampa specializzata internazionale e degli operatori.

Un sodalizio, quello tra le due isole, che funziona e la fiera parigina è anche l’occasione per aggiornare gli accordi di collaborazione fra Rete dei porti, rappresentata dal presidente (e sindaco di Castelsardo) Franco Cuccureddu, e Uppc, presente in forze a Parigi e guidata dal presidente, e sindaco di Solenzara, Jean Toma. Lavorando insieme ritengono di poter superare definitivamente la crisi che per una decina di anni, fra il 2004 ed il 2014, aveva fatto precipitare le quotazioni del settore. E così, se la stagione estiva appena trascorsa ha fatto registrare per il terzo anno di fila un incremento di accosti e di fatturato, sia in Sardegna che in Corsica, resta ancora parecchio da fare per recuperare il passivo accumulato in quel periodo.

«Pur essendo il segmento turistico con maggiori possibilità di crescita in Sardegna – afferma il presidente della Rete dei porti Franco Cuccureddu – tante sono ancora le problematiche che affliggono il settore. Fra tutte l’incertezza legata alle modalità di assegnazione delle concessioni dopo il 2020, fattore che limita fortemente gli investimenti dei concessionari. La competenza parcellizzata fra diversi uffici ed assessorati regionali, non aiuta ad elaborare una strategia unitaria di sviluppo del turismo nautico. Resta irrisolto anche il problema del differenziale del costo del carburante fra Italia ed altri Stati mediterranei che favorisce i nostri competitor».

La Sardegna dispone di circa 17mila posti barca che però erano caratterizzati da disomogeneità, soprattutto riguardo alla quantità e qualità dei servizi offerti. In questo quadro di frammentazione è maturata la necessità di costituire, nel 2001, un’associazione fra i gestori delle strutture portuali turistiche, che ha assunto la forma consortile e la denominazione di Rete porti Sardegna. L'obiettivo è elevare lo standard dei servizi, limitando la concorrenza interna, stabilendo piattaforme gestionali comuni e cercando di conquistare nuove fette del mercato dei flussi diportistici. Questi i venti porti sardi inseriti nel circuito della Rete: Alghero Sant’Elmo, Arbatax, Baunei, Bosa, Cala Bitta, Capitana, Carloforte, Castelsardo, Fertilia, Isola Rossa, La Maddalena, Perd'e Sali, Porto Rotondo, Porto Torres, Portoscuso, Portus Karalis, Punta Marana, Santa Teresa, Stintino Mannu, Stintino Marina, Stintino Minore, Torregrande.

L’impegno promozionale del Consorzio Rete dei Porti Sardegna proseguirà a gennaio con la partecipazione proprio al al Boot di Düsseldorf, per il quindicesimo anno di fila.

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