La Nuova Sardegna

Copagri: sui rimborsi per le calamità 2017-18 Regione lenta o inerte

Copagri: sui rimborsi per le calamità 2017-18 Regione lenta o inerte

CAGLIARI. «Il ministro dell'agricoltura Centinaio ha firmato il decreto per la ripartizione del Fondo di solidarietà nazionale (13 milioni) tra diverse regioni interessate tra le quali, naturalmente,...

13 dicembre 2018
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CAGLIARI. «Il ministro dell'agricoltura Centinaio ha firmato il decreto per la ripartizione del Fondo di solidarietà nazionale (13 milioni) tra diverse regioni interessate tra le quali, naturalmente, la Sardegna non compare». A sottolinearlo polemicamente è Pietro Tandeddu, direttore regionale di Copagri, organizzazione molto critica nei confronti della Regione, che ritiene in ritardo nel rimborsare a settori diversi dall’ovicaprino i danni del maltempo del 2017 e 2018. E l’assenza dell’isola nella ripartizione è vista come la riprova che non sarebbe stato fatto tutto il possibile, anche se proprio due giorni fa una delibera di Giunta su proposta dell’assessore Caria ha destinato 3 milioni proprio al ristoro degli eventi atmosferici da maggio a novembre di quest’anno. «Per quanto riguarda le calamità del 2018, che hanno colpito l'agricoltura sarda in tre tornate, non vi è alcun atto ufficiale che certifichi territori colpiti, superfici, tipologie dei danni e loro ammontare – denuncia Ignazio Cirronis, presidente regionale della Confederazione produttori agricoli. Secondo lui l’ente pagatore Argea «che appare fuori controllo, non ha predisposto alcuna relazione indispensabile per deliberare e richiedere la declaratoria ministeriale, la sola che può consentire di attingere alle provvidenze nazionali». Inoltre «l'assessore dell'agricoltura non ha tenuto fede all'impegno di ristorare i danni del 2017 con la stessa velocità con cui sono state spese le somme destinate ai pastori». Per Tandeddu si tratta di «salvare il salvabile, con una rapida deliberazione, se Argea provvede finalmente a predisporre la relazione, per non essere tagliati fuori dal riconoscimento almeno delle calamità ultime autunnali ed evitare che vadano in economia i pochi quattrini del bilancio regionale 2018 stanziati a questi fini». (a.palm.)



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