La Nuova Sardegna

Esordio del centrosinistra per ora sono undici sigle

Esordio del centrosinistra per ora sono undici sigle

Il primo confronto è sulla scelta del candidato per le suppletive della Camera E per i 5 Stelle sarà lo staff nazionale a scegliere chi scenderà in campo

13 dicembre 2018
4 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Le Politiche bis di gennaio, a Cagliari, saranno il primo test del nuovo centrosinistra allargato. È lo stesso che per le Regionali, a febbraio, ha scelto il sindaco Massimo Zedda come candidato governatore. Senza fare paragoni azzardati, il nuovo gruppo assomiglia abbastanza all’Ulivo, quello voluto da Romano Prodi dal 1996 al 2007, ma sarà anche altro. Nei prossimi mesi, cercherà di conquistare anche l’adesione di partiti e movimenti autonomisti o indipendentisti.

Si comincia. Il primo tavolo della nascente coalizione è stato organizzato ieri, a pochi giorni dalla scelta della candidato per le suppletive della Camera, con in palio il seggio lasciato vacante dall’ex 5 stelle Andrea Mura. L’avvio della prima riunione è stato molto chiaro e incisivo: «Questa alleanza non ha nulla a che vedere con quella del 4 marzo – il giorno dell’ultima disfatta elettorale del centrosinistra – è e sarà molto di più». È difficile attribuire questa frase a qualcuno dei partecipanti al vertice, era a porte chiuse, ma alla fine è stata condivisa da tutti. Insieme a quest’altro concetto-slogan: «Dimostriamo di essere belli e compatti alle Politiche prima e alle Regionali poi».

Foglio delle presenze. La sala scelta, una delle più grandi fra quelle della sede del Pd, alla fine s’è rivelata fin troppo stretta per ospitare le molte delegazioni. I Dem si sono presentati con il segreterio regionale Emanuele Cani, Laura Pisano, Sebastiano Mazzone e Francesco Lilliu. Campo progressista ha inviato Luciano Uras e Francesco Agus. Per le tre anime di Mdp-Liberi e uguali, c’erano Eugenio Lai, Yuri Marcialis e Renato Cugini. Ancora: +Europa, Riccardo Lo Monaco, Centro democratico, Anna Maria Busia, l’Upc, Pierfranco Zanchetta e Antonio Gaia. I socialisti Raimondo Perra e Piero Vargiu e per i dissidenti di Sinistra italiana Andrea Zucca. Poi Rete Futura con l’ex deputato Michele Piras, Possibile con Thomas Castangia e Maurizio Sirca per Italia in Comune. Fatta la somma e considerato Mdp-Leu un solo gruppo, sono in undici a far parte dell’alleanza. Alleanza che, alle elezioni, potrebbe presentarsi sotto il simbolo, ancora da disegnare, «Progressisti e autonomisti».

Primo snodo. È sulla scelta del candidato per le suppletive della Camera. «Dovrà essere un nome rappresentativo della società civile», hanno ripetuto i portavoce uno dopo l’altro. Quindi, non sarà un rappresentante di questo o quel partito. La rosa c’è: da Francesco Abate, giornalista e scrittore, ma che su Facebook ha declinato per ora l’investitura, a Luchino Chessa, medico e fra i coordinatori del comitato «Vittime del Moby Prince 1991», è il figlio del comandante Ugo, che sempre con un post ha fatto sapere: «Sarei lusingato». Ci sono altri due nomi: la psicologa Angela Quaquero e l’ex procuratore della Repubblica Mauro Mura. «Domani decideremo insieme chi scegliere. Stiamo studiando il simbolo e lunedì lo presenteremo in Corte d’appello, a Cagliari, insieme al candidato», ha confermato Emanuele Cani.

Nuovi arrivi. Da qui alle Regionali la coalizione potrebbe però allargarsi. Sarebbero molto vicini alcuni pezzi di Autodeterminatzione, a cominciare dai Radicales sardos, e chissà che alla fine non ci sia anche un patto col Partito dei sardi.

Potere al popolo. Il movimento si presenterà da solo alle Politiche bis. La scelta sul candidato è ristretta fra Teresa Concu e Valerio Fratini. È confermato che invece non parteciperà alle Regionali, nonostante il corteggiamento della Rete della Sinistra. Centrodestra. Se nella trattativa la candidatura per il seggio vacante dovesse spettare a Forza Italia, ma la Lega ha chiesto un altro giorno per decidere, un nome quasi ufficiale c’è. È quello del consigliere regionale Edoardo Tocco, anche se i Riformatori sperano ancora che sia un centrista. Il tutto nell’attesa che dal Tavolo nazionale Berlusconi-Salvini-Meloni arrivi l’attesa conferma: «È Christian Solinas del Psd’Az il nostro portabandiera per le Regionali». C’è ancora qualche mal di pancia, nell’isola, ma la scelta sembra scontata. Poi c’è la notizia di una possibile trattativa segreta per coinvolgere nel centrodestra la magistrata Ines Pisano, che invece per ora è una candidata governatore autonoma.

Cinque stelle. Sarà lo staff nazionale a designare chi scenderà in campo per prendere il posto del dimissionario (fra le polemiche) Andrea Mura. Dunque, non ci saranno nuove Parlamentarie: i tempi sono stretti, lunedì il nome andrà presentato. Intanto, il neo candidato governatore Francesco Desogus, dopo aver incontrato Di Maio, sta per esordire nel nuovo ruolo. Lo farà domani, a Cagliari, ore 17 al Search del largo Carlo Felice, in un incontro organizzato dagli attivisti. L’argomento all’ordine del giorno è fra i più delicati: la sanità. (ua)



In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative