La Nuova Sardegna

Carta sbatte la porta e lascia il Psd’Az

Carta sbatte la porta e lascia il Psd’Az

Il consigliere: «Deluso dalla deriva del partito e dalla alleanza con la Lega»

14 dicembre 2018
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CAGLIARI. Da quando, diversi mesi fa, il Psd’Az è finito nelle mani della Lega, l’ex capogruppo in Consiglio regionale, Angelo Carta, era rimasto sulle sue. In minoranza, per poi disertare anche il congresso nazionale di novembre, quello dell’acclamazione del suo avversario storico, Christian Solinas. Però già prima delle Politiche di marzo, Carta aveva contestato il patto sardo-leghista ed era stato espulso. «Ma quella mia presunta radiazione era e resta solo una solenne fesseria», lo dice un attimo prima di far sapere: «Stavolta sono io ad andarmene. Dopo trent’anni, lascio il Psd’Az in cui sono iscritto dal 1988. Lo faccio, perché non è più possibile stare in un partito che ha tradito non solo la sua storia centenaria, ma soprattutto i sardi. Lo ricordo a tutti: il Partito sardo d’azione è un patrimonio della Sardegna, non dei singoli». Angelo Carta è stato consigliere comunale, sindaco di Dorgali per dieci anni, due volte assessore regionale ed eletto alle Regionali nel 2014. «Sempre sotto una sola bandiera – sottolinea – quella dei Quattro Mori. Però oggi sono troppo amareggiato e deluso per la deriva che ha preso il Psd’Az. Così, l’altro giorno, mi sono dimesso dal gruppo sardista in Consiglio (ora fa parte del Misto) e non rinnoverò la tessera». La sua è una denuncia totale: « Comincio dal metodo, per tre anni, dopo l’elezione di Solinas a segretario, è stato azzerato il tesseramento e commissariate le federazioni. Quindi, nei fatti, è stato annullato il dibattito interno e le decisioni calate solo dall’alto». Poi passa alla sostanza: «Un uomo solo (Solinas) ha scelto di allearsi con la Lega e con chi non crede nella tolleranza, nell’uguaglianza, nei sardi e nell’Europa dei popoli, da sempre principi sacri per il Psd’Az». E infine l’ultimo annuncio: «Non mi ricandiderò». (ua)

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