La Nuova Sardegna

Copagri: «L’accordo sul latte è solo un ipotesi»

Copagri: «L’accordo sul latte è solo un ipotesi»

Tandeddu: «Coldiretti fa una fuga in avanti. La bozza di cui parla non è stata ancora approvata»

18 dicembre 2018
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CAGLIARI. Un accordo tra le organizzazioni sul prezzo minimo di 77 centesimi da pagare ai pastori per il latte ovino con una verifica trimestrale? Per Pietro Tandeddu – responsabile per Copagri nazionale del comparto ovicaprino – è un’ipotesi ancora da verificare. L’esponente della Confederazione produttori agricoli si riferisce alle dichiarazioni del presidente regionale di Coldiretti Battista Cualbu alla Nuova e nel corso del convegno di Banari su iniziativa della stessa organizzazione. «È bene precisare che quanto illustrato alla platea da Cualbu rappresenta un’ipotesi, nata a margine dell’ultimo tavolo verde, ancora da definire e condividere tra tutte le organizzazioni, che ha come obiettivo quello di concordare con gli acquirenti di latte ovino, per l’annata che sta iniziando, comportamenti contrattuali atti a dare un segnale positivo al mercato, che segna una continua contrazione del prezzo del pecorino romano, e quindi determinare una positiva inversione di tendenza garantendo ai pastori un miglioramento dell’offerta di remunerazione del latte in circolazione che costringerebbe gli allevatori a lavorare in perdita».

Copagri però sembra frenare Coldiretti, affermando che «La bozza di documento predisposta dall’associazione e aperta al contributo delle altre organizzazioni agricole, non è stata, almeno per il momento, da queste ultime collegialmente discussa, condivisa e licenziata, né tantomeno è stato mai concordato essere Banari la sede per la sua presentazione, proprio perché in itinere e non ancora definita. Tra l’altro, non mi pare che nessuno abbia ricevuto invito a partecipare». Tandeddu sottolinea che «era in animo di tutti aprire un confronto tra pastori e trasformazione (cooperative e industriali lattiero-caseari), nella sede propria, cioè in assessorato, con Caria nel ruolo di garante, per valutarne la percorribilità».

Circa il patto d’onore tra i produttori di pecorino romano, da Tandeddu arriva l’invito a lasciar lavorare il Cda di Oilos «cui abbiamo dato specifico mandato, che sta sentendo i trasformatori allo scopo di avere garanzie di non splafonamento delle quote e che ha già dichiarato di voler rendere pubblici i nomi delle aziende che non intendono aderire alla richiesta; e contro di queste, tenendo conto di quanto proposto questi giorni da qualche movimento spontaneo di pastori, sarà poi ragionevole, eventualmente, manifestare perché le responsabilità della crisi siano chiare ed evidenti». E rivendica il ruolo di Copagri nell’aver («da soli» sottolinea) indicato obiettivi e azioni percorribili che richiedono l’impegno di tutti gli attori, affermando che sono finiti i tempi delle analisi e che occorre lasciar da parte gli studi e agire prima che il “malato” muoia. (a.palm.)

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