La Nuova Sardegna

Non ci sono vaccini per tutti: in Sardegna è emergenza

Silvia Sanna
Non ci sono vaccini per tutti: in Sardegna è emergenza

La casa farmaceutica dà forfait: all'appello mancano circa 30mila dosi

19 dicembre 2018
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SASSARI. Il pacco natalizio non è arrivato. Anzi, i vaccini mancanti sembrano essere spariti dai radar. Un pasticcio, considerato che la campagna antinfluenzale è partita un mese fa e una buona quota di pazienti a rischio ancora non è stata vaccinata. All'appello manca una quantità non precisata tra le 20mila e le 30mila dosi, con i frigo degli ambulatori e delle farmacie vuoti soprattutto nell'Oristanese e in Gallura. Difficoltà anche nel Sassarese, con i medici di base costretti loro malgrado a mandare via i pazienti senza l'iniezione in grado di proteggerli dall'attacco di un'influenza che si annuncia particolarmente aggressiva. Il problema è che, allo stato attuale, è impossibile fissare nuovi appuntamenti in calendario perché nessuno sa quando i vaccini arriveranno. L'Azienda per la tutela della salute, in questa vicenda assolutamente incolpevole, sta cercando di limitare i danni attivando un circuito interno tra farmacie per favorire una distribuzione il più possibile omogenea tra territori: ma la coperta è sempre troppo corta.

Gli impegni disattesi. All'origine della grave situazione che sta tenendo sulle spine pazienti e medici, c'è il disimpegno da parte della GlaxoSmithKline, il colosso farmaceutico mondiale che il 17 settembre si era aggiudicato il maxi appalto per la fonitura di vaccini antinfluenzali. Un appalto unico seguito dalla Cat, la Centrale regionale di committenza nata in seguito alla nascita dell'Ats. Questo appalto prevedeva la fornitura di 266.080 vaccini da distribuire tra le 8 Assl: una quantità cresciuta di circa il 20% rispetto al 2017. Un aumento che non riguarda solo la Sardegna: quasi tutte le Regioni, dopo l'epidemia influenzale dell'anno scorso, con 8milioni di italiani a letto e diversi decessi soprattutto tra le persone anziane, hanno deciso di fare un rifornimento massiccio di dosi vaccinali. Nel caso della Sardegna, gli inglesi della Glaxo si sono impegnati a garantire la quantità richiesta aggiudicandosi l'appalto per un valore complessivo di 1.638.848,20 euro (iva inclusa), che corrispondono al costo di 5,62 euro a fiala. Ma quando è iniziata la campagna vaccinale (il 16 novembre) è arrivata la doccia fredda: la Glaxo ha comunicato di non essere in grado di rispettare l'impegno preso, limitandosi a consegnare in Sardegna poco meno di 200mila dosi di "Fluarix Tetra". A quel punto l'Ats è corsa ai ripari rivolgendosi alla casa farmaceutica che si era classificata seconda al bando di settembre: si tratta della francese Sanofi-Pasteur che ha garantito la fornitura delle 70mila dosi mancanti in tempi rapidi. Ma anche in questo caso le promesse sono state almeno in parte disattese, con la consegna di poco più di 40mila vaccini. Ai primi di dicembre le scorte erano già finite in alcuni territori, ancora sufficienti in altri (come il Cagliaritano). Ieri era attesa la quota mancante ma il pacco non è arrivato.

L'Ats corre ai ripari. L'Azienda per la tutela della salute è in pressing continuo sulle case farmaceutiche ormai da settimane. In attesa di capire se e come saranno assunte iniziative nei confronti delle ditte inadempienti, la priorità è accorciare i tempi e garantire la vaccinazione soprattutto alle fasce più fragili. «Siamo consapevoli della situazione di emergenza che stiamo cercando di risolvere - spiegano dalla direzione sanitaria -. Contiamo che nei prossimi giorni arrivino i quantitativi di vaccini mancanti, nel frattempo ringraziamo i medici di medicina generale che stanno affrontando questi giorni critici con l'abituale competenza e sensibilità. Per questo siamo certi che daranno la priorità alle categorie che prima di altre devono essere sottoposte alla vaccinazione: gli anziani over 65, i soggetti tra cui i bambini affetti da particolari patologie, le donne in stato di gravidanza. L'Ats da un paio di settimane ha attivato il circuito interno di scambio tra farmacie: quelle che ne hanno in eccedenza rispetto alla richiesta le cedono a farmacie di altri territori. Anche in queste ore l'Oristanese, che è la zona in più forte difficoltà, ha ricevuto 2400 dosi». Sono andate via in un amen: all'appello, solo in quella provincia, mancano più di 15mila vaccini, oltre la metà della quota richiesta nel bando Ats.

L'isola non è da sola. La Sardegna non è l'unica regione in Italia in difficoltà per la scarsità di vaccini antinfluenzali. La stessa emergenza riguarda altri territori, in particolare l'Emilia Romagna e la Campania e la Sardegna. Ma la situazione sta diventando problematica anche nel Nord Italia. All'origine del disagio innanzitutto l'aumentata richiesta di vaccini rispetto all'anno scorso, con le case farmaceutiche andate in tilt perché non in grado di garantire la sovraproduzione. Ma anche, in certi casi, la domanda sottostimata da parte di alcuni territori che nel bel mezzo della campagna vaccinale non sono stati più in grado di soddisfare le richieste dei cittadini.

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