La Nuova Sardegna

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Migranti a lezione, sì del ministero

Migranti a lezione, sì del ministero

Finanziato il progetto di formazione linguistica con 647mila euro

30 dicembre 2018
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CAGLIARI. Il ministero dell’Interno ha approvato il progetto della Regione finalizzato alla formazione linguistica dei migranti. L’intervento è inserito nel Fondo Asilo, migrazione e integrazione (Fami) e per la sua attuazione è disponibile un finanziamento di 647mila euro.

Con questa iniziativa, denominata Sardinia L2, la Sardegna intende consolidare e rafforzare il sistema regionale di governance in materia di integrazione e inclusione degli immigrati facendo leva sul sistema dell'istruzione in capo ai Centri provinciali per l'Istruzione degli Adulti (Cpia) con l’intento di agevolare e promuovere il loro inserimento nel tessuto sociale ed economico dei territori ospitanti.

«Il miglioramento delle competenze linguistiche – spiega l’assessore regionale Filippo Spanu che ha delega sui flussi migratori – è un aspetto essenziale per consentire agli immigrati di avere un rapporto corretto con i diversi servizi del territorio. La conoscenza della lingua italiana contribuisce inoltre a rafforzare le relazioni con le comunità in cui i migranti vivono. Non c’è vera inclusione senza una piena padronanza dell’italiano che favorisce il dialogo e il confronto e agevola l’integrazione. Realizziamo questa azione – aggiunge l’assessore - insieme al Centro provinciale istruzione degli adulti della Provincia di Cagliari e all’Ufficio scolastico regionale già meritoriamente impegnati nel campo della formazione di tanti richiedenti asilo che trovano nello studio opportunità di crescita umana e culturale e nuove occasioni di inserimento nel tessuto sociale delle comunità in cui vivono».

L’obiettivo del progetto è valorizzare il ruolo dei Centri provinciali per l'istruzione degli adulti soprattutto attraverso processi di standardizzazione delle attività e dei materiali didattici, l’aggiornamento delle competenze dei docenti, il dialogo e lo scambio di buone pratiche a livello interregionale. L’avviso del Ministero dell’Interno, a cui la Sardegna ha aderito, era rivolto a regioni e province autonome per un importo di 36 milioni di euro.

«Per non gravare sul bilancio regionale – sottolinea l’assessore Spanu – nel corso degli ultimi due anni la Giunta ha promosso e favorito l’accesso agli strumenti finanziari nazionali ed europei, come il Fami, con l’obiettivo di promuovere la realizzazione di azioni integrate per una migliore gestione del fenomeno migratorio in raccordo con i soggetti istituzionali, le associazioni e gli operatori impegnati a vario titolo e a vario livello nel processo di inclusione dei richiedenti e titolari di protezione internazionale presenti in Sardegna».



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