La Nuova Sardegna

CAGLIARI. L’assessorato agli affari generali sarebbe deciso a smantellare l’Unità di missione, o meglio la task force della Regione, che finora s’è occupata dell’accoglienza dei migranti. A denunciarlo è il consigliere regionale del Pd Valter Piscedda. «Fra tutte quelle nominate e insediate dalla precedente Giunta – sottolinea – è l’unica che sta per essere soppressa, nonostante i risultati raggiunti e il fatto che, in ogni caso, la sua scadenza naturale sarebbe il 31 dicembre». Invece, sempre secondo il vicecapogruppo dem, «questa decisione di chiusura anticipata confermerebbe che la scelta non sarebbe detta da scelte organizzative, ma da un atto fortemente politico, sulla scia delle posizioni razziste e xenofobe mostrate finora dal Capitano leghista e dai suoi sodali, ben radicati in Sardegna anche all'interno del Consiglio regionale». È un’accusa dura e diretta quella di Piscedda, che a sostegno della sua ricostruzione fa sapere di essere in possesso della lettera dell’assessorato agli affari generali – è guidato dalla leghista Valeria Satta – con cui ai sindacati è annunciata la soppressione dell’Unità di missione. Ma soprattutto della bozza di delibera, dovrebbe essere discussa e approvata dalla giunta Solinas nei prossimi giorni, in cui le competenze della stessa Unità sono trasferite «in capo alla direzione generale dell’assessorato al lavoro e alla cooperazione sociale».

La mozione. Con in mano queste prove, Valter Piscedda ha firmato, insieme agli altri consiglieri regionali del Pd, una mozione con cui «chiedo al presidente della Regione e all’assessore di spiegare in aula i motivi della soppressione». Perché, sempre secondo questa versione, la giunta Solinas starebbe per azzerare un «sistema organizzativo che da quando è stato costituito, nel 2017, ha consentito in Sardegna una gestione centralizzata, efficace ed efficiente del fenomeno dell'immigrazione e degli sbarchi incontrollati. Una gestione tra l’altro portata sempre avanti in perfetta sintonia con le prefetture, l’insieme delle Forze dell’ordine, le strutture sanitarie e i Comuni, invece precedentemente abbandonati al proprio destino». Fino al punto da ricordare, nella mozione, che l’Unità di missione ha in corso ben 10 progetti, finanziati a suo tempo dal Governo con 3 milioni, per ridurre l’impatto sul territorio del fenomeno dei migranti, monitorare lo sbarco dei minori non accompagnati, tutelare la salute dei richiedenti asilo politico e favorire l’inserimento degli stessi nel contesto socio-economico». In conclusione, scrive Piscedda, sarebbe per essere «smantellato, e solo per motivi politici, un sistema che finora ha funzionato e dato anche ottimi risultati riconosciuti a livello nazionale».

Comitato Schengen. È di tutt’altro tenore la presa di posizione del presidente del Comitato bicamerale di controllo sull’immigrazione. Il deputato della Lega Eugenio Zoffili, che fino a poco è stato coordinatore in Sardegna per il partito di Salvini, scrive che presto sarà in missione nelle coste del Sulcis Iglesiente, dove si sono intensificati gli arrivi dei barchini dell’Algeria». Dopo gli sbarchi dell’altro giorno a Teulada, una ventina di migranti, Zoffili sostiene: «Sono molto preoccupato dalle nuove politiche sull’immigrazione del governo Conte bis, che si stanno rivelando, come previsto, un pericoloso incentivo per l’arrivo dei clandestini e il traffico di esseri umani. Verificheremo di persona e direttamente, Lampedusa e in Sardegna, la situazione. Situazione che subito dopo sarà oggetto di una relazione in Parlamento all’indomani dell'indagine conoscitiva da parte del Comitato bicamerale sui fenomeni migratori». Sul caso delle rotte fra l’Algeria e la Sardegna ha presentato un’ interrogazione urgente alla Camera Fratelli d’Italia, col deputato Salvatore Deidda. (ua)