La Nuova Sardegna

Guerra del latte: indagini archiviate per 22 allevatori

di Kety Sanna
Guerra del latte: indagini archiviate per 22 allevatori

Nuoro, il gip ha accolto la richiesta del pm: «Non c’è stata violenza privata» I pastori erano sotto inchiesta dopo i blocchi stradali sulla 131 Dcn al bivio di Lula

02 ottobre 2019
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NUORO. «Non sussiste violenza privata poiché il conducente del camion faceva salire i manifestanti ad ispezionare il veicolo di propria volontà». Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Nuoro, Claudio Cozzella su richiesta del pubblico ministero Ilaria Bradamante, ha archiviato la posizione di 22 allevatori, tutti del Nuorese, indagati per diversi reati, tra cui violenza privata, imbrattamento, danneggiamento, manifestazione non autorizzata e blocco stradale, durante la protesta per la vertenza sul prezzo del latte, della giornata del 13 febbraio scorso, sulla statale 131 al bivio di Lula. A renderlo noto l’associazione Libertade che attraverso gli avvocati Michele Zuddas, Giulia Lai, Marcella Cabras e Adriano Sollai sta seguendo da vicino queste vicende giudiziarie. Il Gip ha accolto la richiesta di archiviazione da parte della Procura che ha argomentato dichiarando come «nel corso della manifestazione non vi è stato sversamento dei prodotti trasportati, poiché i manifestanti hanno rovesciato bidoni del latte da loro stessi portati sul luogo, e che pertanto non vi è stato danneggiamento del carico del furgone e del relativo carico. Inoltre – ha sottolineato il pm Bradamanate – lo sversamento del latte non può integrare il reato di imbrattamento». A Lula, dunque, non è emersa alcuna specifica condotta penalmente rilevante ascrivibile agli indagati.

I legali, soddisfatti per il modo in cui si è conclusa la vicenda, da subito e a più riprese, avevano ribadito che la manifestazione di protesta sulla 131 Dcn, si era svolta in modo pacifico e che ogni condotta rientrava nel diritto di ogni individuo di manifestare pacificamente il proprio dissenso. Intanto, l’associazione Libertade che ha sempre lottato con i pastori indagati, ha ricordato «che per quegli stessi fatti del 13 febbraio a Lula, un altro cittadino, incensurato, partecipante alla protesta, per il fatto di essersi recato personalmente alla manifestazione al fine di esprimere la propria vicinanza ai pastori della sua comunità, era stato raggiunto da un provvedimento di ritiro delle armi, avverso il quale pende ancora un ricorso gerarchico presso il ministero dell’interno».

Durante le manifestazioni per la guerra del latte, in varie località dell’isola si erano registrati momenti di forte tensione. Erano partite le indagini che – dopo l’acquisizione di filmati e la verifica di numeri di targa di alcuni dei mezzi usati dai dimostranti – avevano portato la polizia a identificare una parte degli autori dei blocchi stradali e a iscriverli nel registro degli indagati. Diverse le inchieste aperte nelle varie procure isolane e per le quali si attendono ancora sviluppi.

È di appena due settimane fa l’avviso di chiusura indagini inviato dal pm Giorgio Bocciarelli, sempre della Procura barbaricina, per altri 10 allevatori accusati del blocco stradale dello scorso 8 febbraio sulla statale 131 all’altezza di Abbasanta, con migliaia di litri di latte versati sulla carreggiata. Anche allora la conclusione delle indagini è stata annunciata dagli avvocati Lai, Sollai, Cabras e Zuddas mentre l’associazione Libertade con un comunicato ha espresso «solidarietà ai protagonisti delle proteste».

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