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Il Tar dà ragione a genitori e Flc Cgil: gli indirizzi musicali ci saranno

di Antonello Palmas
Il Tar dà ragione a genitori e Flc Cgil: gli indirizzi musicali ci saranno

SASSARI. I genitori degli alunni aspiranti musicisti vincono il ricorso al Tar regionale contro l’ufficio scolastico regionale e quello provinciale di Sassari, accusati di non aver attivato i corsi a...

06 ottobre 2019
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SASSARI. I genitori degli alunni aspiranti musicisti vincono il ricorso al Tar regionale contro l’ufficio scolastico regionale e quello provinciale di Sassari, accusati di non aver attivato i corsi a indirizzo musicale in due scuole medie, la “Tola” di Sassari e l’istituto comprensivo di Perfugas (sede di Ploaghe) nonostante il numero legale di ragazzi che avevano superato le prove attitudinali. Ora le due ordinanze del giudice amministrativo costringono le autorità scolastiche a soddisfare le richieste delle scuole. E spianano la strada ad analoghe richieste di altre scuole.

L’iniziativa è stata promossa dalla Flc Cgil di Sassari (segretario generale Luigi Canalis, responsabile vertenze indirizzi musicali Antonio Deiara) e i ricorsi proposti dai genitori degli alunni promossi nelle prove attitudinali per i corsi musicali nei due istituti, senza però vedere soddisfatte le legittime aspettative dei figli desiderosi di imparare uno strumento. I rifiuti, ormai la regola nell’ultimo triennio, di attivare nuovi indirizzi musicali da parte degli uffici scolastici – spiegano i promotori – di fatto scoraggiavano le scuole a proporre nuove richieste. Il 18 aprile scorso gli avvocati Marcello Bazzoni e Vittore Davini, su mandato della Flc Cgil, hanno inviato al direttore dell’ufficio scolastico, Francesco Feliziani, al provveditore di Sassari, Anna Maria Massenti, e all’allora ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, una “diffida a provvedere”, fondata sulle sentenze del Tar dell’Emilia Romagna che avevano sancito l’obbligo per il Miur di istituire gli indirizzi musicali richiesti. Ma il 3 giugno scorso con la pubblicazione dei corsi e delle cattedre del Sassarese, si capì che per il terzo anno di fila c’era stato un rifiuto. Da qui la decisione di far partire il ricorso, accolto rigettando le tesi della difesa le quali sostenevano il non obbligo ad attivare i corsi e difficoltà economiche.

Il Tar (presidente Dante D'Alessio, estensore Giorgio Manca) ha sospeso i provvedimenti “nella parte in cui non hanno previsto l'istituzione dei corsi a indirizzo musicale presso” nei due istituti “per l'anno scolastico 2019/2020 con la previsione, determinazione ed assegnazione della dotazione organica di diritto”. In virtù di questa misura cautelare, immediatamente esecutiva, e del cosiddetto effetto conformativo che ne deriva (cioè l’obbligo di attivare l'indirizzo musicale) le autorità scolastiche sono tenute all'immediata adozione degli atti di attivazione.

Sono diversi gli istituti in tutte le province sarde che avrebbero voluto attivare gli indirizzi e si sono visti rispondere picche. Ora avranno una formidabile arma per far rispettare i loro diritti. La decisione del Tar è destinata, è il caso di dire, a fare scuola.

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