La Nuova Sardegna

Schianto dopo la festa muore anche il 26enne

di Valeria Gianoglio
Schianto dopo la festa muore anche il 26enne

Durante il funerale dell’amico è arrivata la notizia della scomparsa

08 ottobre 2019
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INVIATO A BORTIGALI. “Ciao, Diego”, “Ciao, piccolo angelo, eri bellissimo. Sei un altro fiore reciso e volato in cielo”: dentro la chiesa di Santa Maria degli angeli, a Bortigali, poco prima che cominci la messa funebre, tra i banchi strapieni, i fiori dai colori delicati, la bara di legno chiaro cosparsa di rose bianche, e le lacrime, tante lacrime, corrono veloci i messaggi degli ex compagni di scuola all’Amaldi di Macomer, e dei tantissimi amici di Diego Caggiari, il giovane studente universitario di 21 anni morto domenica mattina nel tragico schianto sulla statale 129, al km 78, tra il bivio di Bolotana e quello di Lei.

E per uno strano scherzo del destino, proprio pochi minuti prima che comincino le esequie di Diego Caggiari, tra le navate di Santa Maria degli angeli arriva la seconda notizia che nessuno avrebbe mai voluto ascoltare: Gavino Bulla, non ce l’ha fatta. Dopo poco più di 24 ore trascorse su un letto del reparto di Rianimazione dell’ospedale civile di Sassari, dove era stato portato con l’elisoccorso, il suo corpo duramente provato dallo scontro sulla 129, si deve arrendere ai traumi, e al destino. «È morto anche Gavino. Ce lo hanno appena detto dall’ospedale» ripetono, ieri pomeriggio, in chiesa, le centinaia di amici e compaesani accorsi per dare l’ultimo saluto al giovane Diego, quando ancora non potevano sapere che di lì a poco avrebbero dovuto accogliere con dolore anche la morte del secondo ragazzo, il conducente della Opel Astra, amico e compaesano di Diego Caggiari.

Sono le 16, fuori dalla chiesa nel cuore del paese, batte una pioggerella fitta, e su tutti, dall’alto, vigila il monte Santu Padre, tanto caro ai bortigalesi. Pochi istanti dopo i rintocchi ritmati delle campane, tra due ali di folla assiepata nel portone d’ingresso della parrocchia, si fa largo la bara di legno chiaro, con un cuscino di rose bianche, di Diego Caggiari. Mamma Angela, papà Salvatore, e la sorella più piccola di Diego, Laura, si tengono così stretti che sembrano formare un unico e saldo abbraccio. Dietro di loro, gli amici degli appena 21 anni di vita del giovane Diego, i compagni e protagonisti, insieme a lui, della processione per la festa di Santa Maria di Sauccu, i colleghi dell’università, dei momenti di sport, delle serate di divertimento sano, gli amici della Pro loco, del Cagliari club di Bortigali, i componenti di Su Concordu ortigalesu e quelli dell’associazione Sas Enas. «Ci sono cose della vita che mai dovrebbero accadere: la morte dei bambini, e la morte di persone che sono ancora giovani e aperte al buon Dio – esordisce dall’altare, uno dei missionari saveriani di Macomer che ha celebrato la messa e che in passato aveva conosciuto e seguito gli studi di Diego – Anche in questo momento di tristezza il nostro cuore non può che rivolgersi a Dio e gridargli “Ma perché, o Signore? Non lo capiamo. Ma pure in questo momento di dolore, diciamo “Tu Signore, sei la nostra vita, sei la salvezza”. Sei la nostra pace, anche se è una pace turbata». «Perché? Perché? – ripete ancora dall’altare – I nostri “perché” umanamente non potranno mai avere una risposta. Quante volte il nostro fratello Diego con i suoi amici avrà fatto quella strada. E perché è successo questo? Umanamente non lo sapremo mai. Ecco allora che Gesù sta accanto a queste persone, cerca di consolare, e di fronte al pianto anche lui si commuove. Il nostro cuore è ancora molto turbato, perché vorremmo che il nostro Diego fosse presente in mezzo a noi, fosse insieme alla sua famiglia, a papà Salvatore, a mamma Angela, alla sorella Laura. E a tutti gli altri amici e amiche. Era un ragazzo brillante, sportivo, studioso, impegnato. Dovremmo essere impegnati tutti così. Quante volte avrà fatto anche lui quella strada? Perché è successo? Ecco, questa domanda non avrà mai razionalmente una risposta». La messa, poco dopo finisce: la chiesa di Santa Maria degli angeli, a poco a poco, si svuota. Domani, probabilmente, accoglierà di nuovo il paese per l’ultimo saluto a Gavino Bulla. Il sindaco di Bortigali, Francesco Caggiari, ha dichiarato due giorni di lutto cittadino.

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