La Nuova Sardegna

Google Maps vietato: troppi turisti dispersi nel Supramonte

di Claudio Zoccheddu
Google Maps vietato: troppi turisti dispersi nel Supramonte

Baunei, il navigatore confonde sentieri con strade normali Decine di automobilisti bloccati in aperta campagna

09 ottobre 2019
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BAUNEI. La tecnologia può giocare brutti scherzi. Se ne sono accorti sicuramente i turisti che hanno cercato di raggiungere Cala Luna a bordo di una Bmw. Per carità, la solidità delle auto tedesche è proverbiale ma l’idea che una berlina possa affrontare sentieri in cui faticano anche le 4x4 più estreme, è da Oscar dell’ottimismo. E infatti, i turisti sono ritornati a Baunei accomodati su un italianissimo carroattrezzi. Ma la topica non è tanto figlia della fiducia nella capacità dell’industria automobilistica teutonica quanto in quella delle indicazioni fornite da quello che ormai è il testo unico dei viaggiatori su quattro ruote: Google Maps. È stato infatti il sistema di navigazione ideato dal gigante informatico di Mountain View a dirottare ignari automobilisti su strade che non sono adatte a questo tipo di traffico. E a lasciarli là in balia degli eventi. Il motivo è semplice: per colpa di qualche falla del popolare navigatore, i sentieri del Supramonte sono diventati strade adatte a qualsiasi tipo di auto. Lo dimostra il fatto che oltre al temerario motorizzato Bmw ce ne sono altre decine che si sono smarrite in zone impervie o che hanno lasciato nel Supramonte coppe dell’olio, braccetti e ammortizzatori. Al punto che l’amministrazione comunale è dovuta ricorrere l’antenato di Google Maps: il cartello stradale. Un passo indietro dal punto di vista digitale ma un balzo in avanti in quello della sicurezza. Adesso all’inizio dei sentieri “senza ritorno” c’è una vecchia, solo come metodologia, ma affidabile indicazione stradale: «Non seguire le indicazioni di Google Maps». E poi, per evitare fraintendimenti: «No Google Maps» scritto a caratteri cubitali e riportato sulla popolare icona che nel Supramonte ha fatto più danni di Bertoldo in guerra. «Ovviamente abbiamo contattato anche la sede di Google, per provare a risolvere il problema – spiega il sindaco di Baunei, Salvatore Corrias –. Hanno risposto che avrebbero verificato ma per evitare che il problema si riproponesse, ieri i barracelli hanno sistemato i nuovi cartelli all’imboccatura dei sentieri più fraintesi». Il pericolo, infatti, è che oltre a riproporsi, possa diventare un disastro. Soprattutto nei mesi in cui il clima è meno clemente: «Meglio prevenire, in ogni caso – aggiunge Corrias – ma è giusto anche perché spesso sono stati i vigili del fuoco a soccorrere gli automobilisti in difficoltà, oppure gli specialisti del soccorso alpino che però non possono occuparsi anche di chi sbaglia strada dato che i loro compiti dovrebbero essere altri. Ecco perché la prevenzione è importante. Ora speriamo che gli automobilisti stiano più attenti e non si fidino ciecamente del navigatore». Anche perché arrivare a Cala Sisine, a Cala Luna o a Cala Goloritzé è più facile a piedi che a bordo di una berlina o di un camper. E, a occhio, anche rientrare potrebbe essere molto meno complicato.

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