La Nuova Sardegna

Lapia, M5s: mi sono allineata, ma resto contraria

Lapia, M5s: mi sono allineata, ma resto contraria

La deputata critica i 5 stelle: «Non siamo una spesa inutile. Al referendum potrei schierarmi per il no»

09 ottobre 2019
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SASSARI. Ha votato per disciplina di partito il taglio dei parlamentari, ma è un sì che le è costato parecchio. Mara Lapia, deputata del M5s, esce allo scoperto e boccia la riforma che il suo leader Luigi Di Maio ha definito un «fatto storico». E in caso di referendum è pronta a schierarsi per il no. «Io non ero d’accordo, perché il taglio non rappresenterà un risparmio per il nostro Stato, ma sarà semplicemente un taglio della rappresentatività in Parlamento dei territori. E tra le prime regioni che pagheranno le conseguenze di questa limitazione della rappresentatività territoriale c’è la Sardegna».

Però ieri ha votato sì.

«L’unico motivo per cui mi sono allineata è per dare la parola ai cittadini. In caso di referendum sarò in campo attivamente per spiegare quelle che sono le attività che si svolgono in Parlamento. La legge non può portare il messaggio che i parlamentari sono uno spreco. Magari qualcuno mi criticherà dicendo che sono una che vuole tenersi la poltrona, ma non è così. I parlamentari se sono efficienti non sono una grande spesa. Io, per esempio, mi sento una parlamentare efficiente, ho il 98 per cento delle presenze in aula, non sono una spesa inutile. I tagli andrebbero fatti altrove».

Tipo?

«Penso ai ministeri, lì sì che ci sono spese inutili. Ma la rappresentatività non si deve toccare. Il cittadino deve essere un custode della Costituzione che deve essere trattata con i guanti. I padri costituenti non hanno lavorato a caso. La riduzione è lesiva per una terra come la nostra. I partiti minori, penso soprattutto a quelli indipendentisti, sempre in prima linea nelle battaglie per il territorio, dovranno rinunciare a correre alle elezioni perché per loro non ci sarà più possibilità alcuna di esprimere rappresentanti».

La sua posizione è in netto contrasto con quella del M5s.

«Sono critica nei confronti del Movimento perché ha sbagliato metodo, avremmo dovuto lavorare in altro modo. Non si possono tagliare i parlamentari senza la riforma della legge elettorale. Come non si poteva toccare la prescrizione senza prima mettere mano al processo penale».

Il referendum potrebbe modificare il finale: come voterebbe?

«Senza una buona riforma della legge elettorale voterò no. Non posso permettere che i partiti minori della mia terra vengano esclusi dal Parlamento. Si chiama democrazia». (al.pi.)

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