Schiaffi a una 16enne, prete dal giudice
Eleonora Caddeo
Terralba, don Lilliu avrebbe reagito con violenza alle effusioni di due fidanzatini
09 ottobre 2019
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TERRALBA . In attesa dell'assoluzione divina, che per i credenti può essere concessa solo dal padre eterno, don Eliseo Lilliu, settantottenne parroco di Terralba, è in attesa dell'assoluzione del giudice di pace.
Il peccato che avrebbe commesso non è certo mortale, ma tanto spinoso da portarlo a doversi difendere dall'accusa di aver schiaffeggiato e usato parole pesanti contro un'adolescente del paese, che all'epoca dei fatti aveva sedici anni. I fatti, ripercorsi martedì mattina in un aula del giudice di pace si Oristano secondo la ricostruzione della parte lesa, sono accaduti nel 2017. A fare da scenografia alla vicenda è il piazzale della chiesa principale del paese, dedicata a San Pietro. Soggetti del disappunto del parroco, una coppia di ragazzi e più precisamente una giovane adolescente, rea di essersi seduta in una panchina della piazza insieme al suo ragazzo, anche lui all'epoca dei fatti minorenne.
Secondo quanto ricostruito in aula dalla parte offesa, il parroco si sarebbe avvicinato alla coppia di giovani rivolgendosi alla ragazza e invitandola ad allontanarsi dalla piazza. La ragazza non solo non avrebbe compreso la motivazione di tale richiesta da parte del parroco, ma sarebbe rimasta stupita al punto da chiedere spiegazioni al prelato. «Un atteggiamento troppo caldo e passionale», sarebbe stata la risposta di don Lilliu alla richiesta di chiarimenti dalla giovane. Insomma, secondo il parroco i due adolescenti avrebbero tenuto atteggiamenti troppo focosi. In risposta ad una richiesta tanto strana, la sedicenne, probabilmente non aveva compreso il disappunto del prete, non si allontanò. Una reazione che peggiorò l'indispettimento del parroco nei confronti della ragazzina e del suo fidanzatino. Secondo quanto ricostruito in aula, infatti, don Eliseo Lilliu di fronte a quella coppia di giovani in atteggiamenti affettuosi, e che non accennava a spostarsi da quella panchina, dapprima avrebbe rivolto parole pesanti nei confronti della giovane, e successivamente, accecato dalla rabbia, avrebbe alzato le mani, schiaffeggiandola.
Un peccato che il dibattimento in aula dovrà verificare e per cui un giudice si esprimerà nei confronti del parroco, con buona pace della decisione che verrà presa, un domani, in sedi divine.
Il peccato che avrebbe commesso non è certo mortale, ma tanto spinoso da portarlo a doversi difendere dall'accusa di aver schiaffeggiato e usato parole pesanti contro un'adolescente del paese, che all'epoca dei fatti aveva sedici anni. I fatti, ripercorsi martedì mattina in un aula del giudice di pace si Oristano secondo la ricostruzione della parte lesa, sono accaduti nel 2017. A fare da scenografia alla vicenda è il piazzale della chiesa principale del paese, dedicata a San Pietro. Soggetti del disappunto del parroco, una coppia di ragazzi e più precisamente una giovane adolescente, rea di essersi seduta in una panchina della piazza insieme al suo ragazzo, anche lui all'epoca dei fatti minorenne.
Secondo quanto ricostruito in aula dalla parte offesa, il parroco si sarebbe avvicinato alla coppia di giovani rivolgendosi alla ragazza e invitandola ad allontanarsi dalla piazza. La ragazza non solo non avrebbe compreso la motivazione di tale richiesta da parte del parroco, ma sarebbe rimasta stupita al punto da chiedere spiegazioni al prelato. «Un atteggiamento troppo caldo e passionale», sarebbe stata la risposta di don Lilliu alla richiesta di chiarimenti dalla giovane. Insomma, secondo il parroco i due adolescenti avrebbero tenuto atteggiamenti troppo focosi. In risposta ad una richiesta tanto strana, la sedicenne, probabilmente non aveva compreso il disappunto del prete, non si allontanò. Una reazione che peggiorò l'indispettimento del parroco nei confronti della ragazzina e del suo fidanzatino. Secondo quanto ricostruito in aula, infatti, don Eliseo Lilliu di fronte a quella coppia di giovani in atteggiamenti affettuosi, e che non accennava a spostarsi da quella panchina, dapprima avrebbe rivolto parole pesanti nei confronti della giovane, e successivamente, accecato dalla rabbia, avrebbe alzato le mani, schiaffeggiandola.
Un peccato che il dibattimento in aula dovrà verificare e per cui un giudice si esprimerà nei confronti del parroco, con buona pace della decisione che verrà presa, un domani, in sedi divine.
