La Nuova Sardegna

Oggi vertice tra la Todde la Regione e i sindacati

Oggi vertice tra la Todde la Regione e i sindacati

La sottosegretaria dei 5 Stelle incontrerà l’assessora all’industria Pili Sul tavolo il rinvio dello stop al carbone nel 2030, il metano e la dorsale del gas

11 ottobre 2019
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CAGLIARI. I sindacati in piazza, la sottosegretaria Alessandra Todde negli uffici della Regione: accadrà tutto oggi, in quello che è stato ribattezzato il venerdì dell’energia. Se si trasformerà, con il passare delle ore, in un venerdì nero, oppure no, lo si capirà solo dopo il sit in organizzato da Cgil, Cisl e Uil, dalle 10 alle 13 in Prefettura, e soprattutto dopo il faccia faccia che la portavoce del ministro per lo sviluppo economico avrà, dalle 14.30 in poi, con l’assessora all’industria Anita Pili, con gli stessi sindacati e la Confindustria. Saranno comunque due appuntamenti complicati: una settimana fa il premier Giuseppe Conte, alla fine della missione cagliaritana, aveva spiazzato un po’ tutti. Quel suo no secco a far slittare la chiusura delle centrali a carbone dal 2025 al 2030, insieme all’aver snobbato il metano e la Dorsale, ha messo in allarme quanti credono invece che la Sardegna abbia bisogno di cinque anni in più prima dire addio alle cosiddette fonti fossili e poi del gas naturale liquido per una transizione sostenibile verso le energie rinnovabili.

I sindacati. Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di alzare la voce dopo che da oltre un mese non si riunisce più il tavolo nazionale dedicato alla Sardegna sulle prossime strategie energetiche. Secondo le segreterie, la confusione ha superato ogni possibile livello di guardia, con i tecnici dei vari ministeri che danno il via libera ai depositi costieri e alla rete di distribuzione regionale, per essere poi contraddetti non da uno qualunque ma dal presidente del Consiglio dei ministri. A questo punto, si sono detti i sindacati, «il Governo deve fare per forza chiarezza, o si rischia il caos».

La sottosegretaria. L’arrivo oggi a Cagliari di Alessandra Todde, manager nuorese che fa parte del Conte-bis in quota Cinque stelle, è visto da più parti come un primo passo verso quel chiarimento preteso dai sindacati. All’ordine del giorno del vertice di questo pomeriggio non c’è ufficialmente la vertenze energia, ma alla fine sindacati e Confindustria della decarbonizzazione vorranno parlare. Soprattutto perché anche il rilancio delle aree industriali di Porto Torres, Portovesme e Ottana dipenderà in gran parte da quale energia arriverà nei prossimi anni: sarà quella dell’elettrodotto Sicilia-Sardegna o il metano? Per ora nessuno lo sa.

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