La Nuova Sardegna

Arriva il sottosegretario ma il caso non è risolto

di Paoletta Farina
Arriva il sottosegretario ma il caso non è risolto

Sassari, De Cristofaro incontra la ragazza disabile: daremo i prof per il sostegno La madre: «Negli ultimi giorni Federica ha potuto seguire solo un’ora di lezione»

12 ottobre 2019
4 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Un abbraccio e una stretta di mano hanno suggellato il “patto” tra la mamma di Federica, Rita Masia, e il sottosegretario del Miur, Giuseppe De Cristofaro. «Lavoreremo in tempi rapidi perché non succedano più episodi come questo», ha detto De Cristofaro. «Io chiedo risorse per l’assistenza a scuola non solo per mia figlia, ma per tutti i ragazzi speciali: ieri Federica ha potuto frequentare solo per un’ora e l’altro ieri è rimasta a casa», ha rivendicato la madre della diciannovenne autistica. Che la scorsa settimana l’aveva ritirata dal Liceo Artistico Figari per protestare contro l’ennesimo ritardo nell’assegnazione degli insegnanti di sostegno e degli operatori specializzati, ma che ancora ha visto risolto ben poco.

Istituto comprensivo di San Donato, sede di via Artiglieria. Clima festoso con i bambini schierati nel cortile che attendono l’arrivo del rappresentante del governo, in quota Leu, perché anche loro hanno una richiesta da fargli: è l’unica scuola pubblica Montessori in Sardegna, ma occorrono fondi per contribuire alla formazione di docenti a Sassari e avere spazi più consoni alle sezioni montessoriane. Sennò il progetto non può proseguire. Peppe De Cristofaro è impegnato in un tour nel Meridione che poi si sposterà al Nord Italia per conoscere dai protagonisti le esigenze del mondo scolastico. A Sassari ha incontrato anche il rettore Massimo Carpinelli e salutato i laureandi nell’aula magna. Non gira intorno al problema. Che, qui, come altrove, sono i finanziamenti, negli anni andati sempre più riducendosi. «C’è più bisogno di risorse che di riforme – dice – e lavorerò perché il nuovo governo attui questa inversione di tendenza prevedendo una maggiore spesa nel prossimo bilancio: sull’istruzione dobbiamo investire, non tagliare».

Dopo una visita nelle classi, accompagnato dalla dirigente dell’istituto Patrizia Mercuri, il faccia a faccia con Rita Masia e la ragazza, affiancate dai segretari della Cgil Fp e della Flc Cgil, Paolo Dettori e Luigi Canalis, e alla presenza del dirigente del Liceo Artistico, Mariano Muggianu, dell’educatrice di Federica e dei consiglieri regionali progressisti Gian Franco Satta, Antonio Piu e Laura Caddeo. Un confronto aperto «perché proclami non ne faccio, ma voglio avere un quadro chiaro della situazione e collaborare insieme per dare una svolta in un sistema che non funziona», anticipando che gli verrà assegnata la delega alla disabilità.

La madre della studentessa ha subito riepilogato la sua sofferenza e di tutte le famiglie con figli svantaggiati, fatta di precarietà quotidiana, di burocrazia. Ferma e decisa, ha detto al sottosegretario che «un insegnante di sostegno per 18 ore alla settimana, il massimo previsto dalla legge, non può bastare a Federica e a tanti altri ragazzi: ci vuole una modifica normativa, perché non possiamo lasciarli soli a scuola, come ancora sta accadendo, oppure costringerli a stare casa. Il loro orario di lezione deve essere completo, le ore previste sono 36. Infatti mia figlia non può fare il rientro pomeridiano, ad esempio. E non si può fare a meno anche degli altri operatori».

A fare i conti pratici della mancanza di personale è stato il preside del Liceo “Figari” dove la ragazza frequenta il quarto anno: «Nel nostro istituto abbiamo 64 studenti disabili su 600, un numero di insegnanti di sostegno inferiore ai parametri che sarebbero necessari, pochi bidelli che riescono a malapena a garantire vigilanza e pulizie, ed ora a questi ultimi si vorrebbe anche far dare un’assistenza che dovrebbe essere specializzata agli alunni svantaggiati? Il ministero dell’Istruzione deve chiarire se è un compito della scuola e allora darci il personale». Argomento sviluppato al tavolo da Dettori, della Cgil che ha chiesto anche lui un chiarimento sui compiti che spettano per contratto ai collaboratori scolastici. «La Provincia di Sassari è sempre stata all’avanguardia perché contribuisce a fornire l’assistenza di base specializzata. Ora un’interpretazione diversa da parte del dirigente di settore ha rotto questa consuetudine». Anche Canalis, per la Flc Cgil, ha ribadito che «serve un piano straordinario di assunzioni e la formazione di un maggior numero di insegnanti di sostegno, di concerto con l’Università». E il consigliere Piu: «Il governo faccia uno sforzo per amministrare localmente i bisogni delle persone». Il sottosegretario ha preso appunti, i risultati si vedranno. Mamma Rita aspetterà: «Però chi l’avrebbe detto che sarei riuscita farmi sentire fino a Roma?».

In Primo Piano

Video

Sassari, il sindaco Nanni Campus: «Il 25 aprile è stato strumentalizzato, anche io ho ceduto sbagliando clamorosamente»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative