La Nuova Sardegna

blitz dei carabinieri a siliqua 

Un cubo di cemento come abitazione

Lavoro nero: allevatore denunciato, sfruttava un 28enne del Mali

12 ottobre 2019
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SILIQUA. Era costretto a vivere in una specie di cubo di cemento di pochi metri quadrati, senza adeguati servizi igienici. Questa la condizione in cui era “ospitato” un 28enne del Mali da un allevatore di Siliqua, per giunta ingaggiato in “nero” insieme a un italiano di 52 anni. Il titolare dell’azienda rischia fino a 6 anni di carcere.

Il caso di sfruttamento del lavoro nero nelle campagne del Sulcis è stato scoperto dal nucleo carabinieri dell'ispettorato del lavoro di Cagliari, che una volta entrati nell’azienda agricola vi hanno trovato i due uomini assunti irregoalrmente. A colpire i militari sono state soprattutto le condizioni del ragazzo africano: non avendo mezzi di locomozione per allontanarsi dall'azienda, di fatto viveva lì da più di un mese ed era lo stesso datore di lavoro a portargli da mangiare quando si recava sul posto; aveva ricevuto come retribuzione poche centinaia di euro e dormiva in una costruzione del tutto inadeguata.

Per questo i carabinieri, oltre a comminare sanzioni per 3.600 euro per lavoro irregolare, hanno denunciato l’allevatore ai sensi del 603 bis del codice penale, l'articolo che punisce chiunque assume, utilizza o impiega manodopera sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento e approfittando del loro stato di bisogno. Il titolare rischia da 1 a 6 anni di carcere e una multa di 1.000 euro. Non è stato arrestato in flagranza come previsto dal codice solo perché si è reso irreperibile al momento dell'arrivo degli ispettori in divisa.

Nell’operazione sono stati coinvolti anche i carabinieri della compagnia di Iglesias, che hanno riscontrato ulteriori irregolarità, ma di altro genere: all'interno della azienda erano in corso attività di costruzione edile e gli operai trovati intenti al lavoro (in questo caso entrambi italiani) erano in nero e alle dirette dipendenze dell'agricoltore. È stata quindi disposta l'immediata sospensione dei lavori e sono state comminate sanzioni per altri 5.600 euro. (a.palm.)



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