La Nuova Sardegna

Servitù militari, Calvisi: «Subito il tavolo per liberare alcune aree»

Servitù militari, Calvisi: «Subito il tavolo per liberare alcune aree»

Il sottosegretario alla Difesa: «Aperto il confronto con stato maggiore e Regione»

14 ottobre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Entra subito da protagonista nelle questioni sarde. E lo fa con un atto di coraggio. La prima uscita da sottosegretario alla Difesa di Giulio Calvisi è una risposta concreta alla manifestazione di sabato a Capo Frasca. «Ho già parlato con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini – spiega Calvisi –. Apriremo subito un dialogo con lo Stato maggiore e con la Regione. Siamo pronti a dare attuazione agli accordi stipulati nel 2017 con l’allora ministro della Difesa Roberta Pinotti e ribaditi nel 2019 dall’ex ministro Elisabetta Trenta».

La Pinotti aveva dato vita a un protocollo con la Regione che liberava una serie di spiagge dalle servitù. E in particolare alcune aree di Capo Frasca.

«Apriremo una cabia di regia paritetica Stato-Regione che avrà al centro i tavoli tecnici per la dismissione delle servitù. Ma anche per le bonifiche, gli indennizzi, le compensazioni e gli investimenti industriali – continua Calvisi –. Siamo pronti a partire. Ne ho parlato sia con ministro, sia con il governatore Christian Solinas».

Calvisi dà anche una spiegazione per i ritardi. Le dismissioni dovevano partire nel 2017. «Beh, il motivo è semplice – afferma il sottosegretario –. Gli accordi del 2019 dovevano mettere in pratica quelli stabiliti nel 2017, ma il governo gialloverde è caduto prima. C’è stato un periodi di vuoto. Ora siamo pronti a partire con il tavolo Stato-Regione. In particolare su Capo Frasca posso dire che ci saranno diverse dismissioni. La prima a favore del comune di Arbus della spiaggia di S’enna ’e s’arca fino a punta S’Aschivoni. Poi sarà possibile l’utilizzo del porticciolo e ci sarà la perimetrazione dell’area archeologica dentro il poligono. Ma ci occuperemo anche di altre aree soggette a servitù. Nei prossimi mesi partiranno le bonifiche di Porto Tramatzu che si trova nell’area del poligono di Teulada».

Ma Calvisi va oltre. «Fino a qualche anno fa l’area di Capo Frasca era considerata strategica e indispensabile per l’efficienza dell’apparato di difesa delle forze armate. Ho chiesto allo Stato maggiore dell’esercito se con l’evoluzione tecnologica che si orienta sempre più su guerra simulata e cybersecurity abbia ancora un senso il poligono di Capo Frasca, o se alcune delle attività non possano essere trasferite a Teulada o nel poligono di Quirra». (l.roj)

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative