La Nuova Sardegna

Incidente nelle Bocche nave si schianta sulla costa

di Roberto Petretto
Incidente nelle Bocche nave si schianta sulla costa

L’equipaggio era stato avvisato dalla Guardia costiera italiana e francese Trasportava 2500 tonnellate di acciaio. Si temono danni all’ambiente

14 ottobre 2019
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LA MADDALENA. Cosa è accaduto intorno alle 3 di notte di domenica sul ponte di comando della Rhodanus, una nave cargo di circa 90 metri con 7 persone di equipaggio che andata a incagliarsi sulla costa corsa? Perché nessuno ha risposto alle chiamate che, via radio e con altri sistemi di comunicazione arrivavano dal Centro operativo di monitoraggio e salvataggio di Pertusato, in Corsica, e dalla guardia costiera di La Maddalena e di Olbia, che segnalavano il pericoloso avvicinamento del cargo alla costa? Sarà un’inchiesta a stabilirlo e a stabilire perchè la nave sia finita sugli scogli a Cala Lunga, vicino a Bonifacio. Nessun danno per l’equipaggio e (secondo le informazioni ufficiali), nessuno sversamento di liquidi inquinanti in mare, Ma l’episodio riporta d’attualità il problema del traffico navale nelle Bocche di Bonifacio.

L’incidente è avvenuto nonostante i sistemi di sicurezza e di controllo attivati sia sul lato francese che su quello italiano: «La Rhodanus, nave cargo battente bandiera Antigua e Barbuda, con a bordo oltre 2.500 tonnellate di acciaio in colli - spiega una nota della Guardia costiera di La Maddalena - sarebbe dovuta entrare nell’area precauzionale, come previsto dalle norme che regolano il transito nelle Bocche di Bonifacio, e virare a sinistra a circa 2,5 miglia a nord-est del faro di Razzoli per poi attraversare lo stretto». Questa la procedura: in realtà la nave ha proseguito la navigazione in linea retta andando a “piantarsi” su un basso fondale del litorale corso.

Il Centro Vessel traffic service, il sistema di monitoraggio del traffico marittimo della Guardia costiera di La Maddalena, ha individuato l’anomalia nella rotta e il personale in servizio ha informato le autorità francesi che hanno tentato di mettersi in contatto con la Rhodanus. Dalla nave non è giunta risposta. «Quando si è capito che la nave stava definitivamente dirigendo verso le coste francesi - spiegano dalla Capitaneria di Maddalena - è partita la motovedetta CP 306 per intercettare l’unità ed intervenire in soccorso dell’equipaggio del mercantile».

Una volta raggiunta la Rhodanus, che a quel punto si era incagliata, la guardia costiera ha verificato che non ci fossero feriti e ha atteso l’arrivo dei mezzi di soccorso inviati dalla Francia. La direzione marittima di Olbia ha anche inviato il rimorchiatore antinquinamento “Coral” da Golfo Aranci.

Durissimo il commento del sindaco di La Maddalena, Luca Montella: «Non si può più attendere. È giunta l'ora di intervenire una volta per tutte. A poco servono la sorveglianza via radar se non ci si decide una volta per tutte a rendere obbligatorio anche il pilotaggio marittimo. Carrette del mare, cargo vari ed oltre 3000 navi l’anno mettono a rischio il patrimonio della umanità rappresentato da questi arcipelaghi. Bastano le cisterne di una sola di queste navi per fare un danno irreparabile».

Sulla stessa linea anche il consigliere regionale della Lega, Dario Giagoni: «A poco è servito il sistema radar di controllo marittimo Vts che sorveglia le bocche 24 su ventiquattro. Ormai non c'è più tempo servono misure urgenti: basta carrette del mare nelle Bocche di Bonifacio e pilotaggio marittimo obbligatorio». Dieci anni fa la Rhodanus, nello stesso tratto di mare, in balia delle onde perché il comandante si era addormentato, aveva rischiato di finire sull’isola di Razzoli. Allora l’incidente venne sventato dalla guardia costiera.

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