La Nuova Sardegna

Coca ed eroina in Gallura in cella quattro spacciatori

di Valeria Gianoglio
Coca ed eroina in Gallura in cella quattro spacciatori

Gli stupefacenti portati da San Teodoro a Olbia da una coppia già arrestata

17 ottobre 2019
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NUORO. Al telefono, commissionando la loro quantità quotidiana di coca o eroina senza sapere di essere intercettati dai carabinieri della compagnia di Siniscola, andavano dritti al punto, e senza troppi fronzoli: «Domani, due grandi». E se le dosi che arrivavano nascoste nella bocca dello spacciatore, non si rivelavano di loro gradimento, non mancavano di farlo notare, piuttosto seccati: «Eh, però, ieri non era buona». Ma al di là di qualche rimostranza, il mercato andava, e andava eccome. Tant’è che nel giro fiorente dello spaccio tra San Teodoro e Olbia, che si riforniva di stupefacenti da tutte le altre province sarde – e che ieri è approdato nell’esecuzione di quattro ordini di custodia cautelare in carcere dopo i primi sette arresti in flagranza di giugno scorso – c’era chi riusciva a piazzare anche 20 dosi di cocaina o eroina al giorno, a un prezzo minimo, per dose, di 40 euro. E nessuno dei venditori illegali, in gran parte cittadini nigeriani, tornava a casa con meno di mille euro al giorno. E nella piazza di spaccio non faceva avvicinare nessun altro venditore illegale: nemmeno se connazionale.

La catena dose commissionata-dose venduta funzionava quasi sempre con lo stesso copione e solo per restare al periodo di durata dell’indagine, dall’aprile 2017 al mese di ottobre 2018 – è stato seguito da 94 assuntori abituali di droga. Tutti segnalati all’autorità giudiziaria. Dopo la telefonata per commissionare la quantità di droga da acquistare, veniva fissato un appuntamento e i luoghi privilegiati per lo scambio, oltre a diverse vie di San Teodoro, erano quasi sempre i parcheggi di due supermercati di Olbia, in via Veneto, e nelle vicinanze. Lì, lo spacciatore arrivava in bicicletta, individuava il suo cliente abituale, si ficcava le mani in bocca e tirava fuori la dose concordata, avvolta in un po’ di cellophane.

E così sarebbe andata avanti ancora a lungo, se non fosse che l’occhio attento dei carabinieri della compagnia di Siniscola, guidati dal capitano Andrea Leacche, e in particolare di quelli della tenenza di San Teodoro, coordinati dal vicecomandante Pasquale Marongiu, già da diverso tempo aveva captato gli strani spostamenti di una coppia di giovani a San Teodoro. «Seguendo le loro orme – spiega il comandante Leacche – e scoprendo che vendevano droga a San Teodoro, abbiamo scoperto che si rifornivano di stupefacenti da quattro nigeriani che facevano base a Olbia e rifornivano i loro numerosi clienti abituali, molti dei quali veri insospettabili, nei parcheggi di alcuni market di Olbia, nella zona di via Veneto. Un traffico che stava creando tanti problemi ai residenti. Tanto intenso era il traffico di spaccio che in una giornata ognuno di loro poteva contare fino a 20 appuntamenti guadagnando fino a mille euro ciascuno». I quattro cittadini nigeriani sono stati arrestati ieri a Olbia su ordine di custodia cautelare in carcere firmato dal gip del tribunale di Tempio, Caterina Interlandi, su richiesta del procuratore Gregorio Capasso e del sostituto Nadia La Femina: sono John Azenabor, 21 anni, Andrew Abel, 28 anni, Osazee Uslobalfo, 32 anni, Charles Igiede, 22 anni. Quest’ultimo è stato arrestato dai carabinieri di Castiglione delle Stiviere, visto che si trovava proprio in quel centro in provincia di Mantova. Mentre la coppia di San Teodoro che ha dato origine all’intera indagine ribattezzata “Black drug”, è stata fermata dai carabinieri della compagnia di Siniscola e della tenenza di San Teodoro, lo scorso 24 giugno, su disposizione del gip di Nuoro, Claudio Cozzella, e richiesta dal pm Tommaso Giovannetti. Si tratta di Alessia Pudda, 26 anni, di San Teodoro, colpita da un obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria, e di Matteo Crobu, 23 anni, di Oristano ma spesso a San Teodoro, finito agli arresti domiciliari a Oristano.

Insieme a loro – sempre nell’operazione del giugno scorso tenuta nascosta fino a ieri perché l’indagine era ancora lungi dall’essere conclusa – è stato sottoposto all’obbligo di dimora anche un romeno, Marius Bogdan Ionescu, 20 anni, residente a San Teodoro. E sono state arrestate in flagranza altre cinque persone sempre per detenzione di droga ai fini di spaccio: Marco Boeddu, 27 anni, di San Teodoro, Stefano Utzeri, 25 anni, di Oristano, Giovanni Malu, 22 anni, di Arzachena. Andrea Tavolacci, 29 anni, di Assemini, e Antonello Cuguru, 36 anni, di Dorgali.

L’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare di ieri ha coinvolto ben cento carabinieri: oltre alla compagnia di Siniscola, i Cacciatori di Sardegna, le squadriglie di Nuoro e Siniscola, il nucleo investigativo di Nuoro e Siniscola, il reparto territoriale di Olbia e della compagnia di Siniscola, i cinofili di Abbasanta e il nucleo elicotteri di Olbia. Ma l’indagine, come ha spiegato ieri il comandante Leacche, è tutt’altro che finita. E finora conta già numeri consistenti: 53 indagati in totale, sette persone arrestate in flagranza, quattro colpite da ordine di custodia cautelare in carcere, una ai domiciliari, due con l’obbligo di dimora, 94 persone segnalate per uso di droga, e oltre due chili di stupefacenti sequestrati.

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