La Nuova Sardegna

Espropri e museo, Comune pronto al rilancio

di Piero Marongiu
Espropri e museo, Comune pronto al rilancio

Cabras. Abis: «Abbiamo un obiettivo a lungo termine, dieci anni di scavi e il ritorno delle statue»

18 ottobre 2019
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CABRAS . Seppure con le dovute cautele, data la lentezza tipica della macchina burocratica, la procedura sull’esproprio di oltre cinque ettari di terreno a Mont’e Prama sta andando avanti. Ieri mattina il sindaco di Cabras, Andrea Abis, ha ricevuto la visita della soprintendente Maura Picciau. «Come quello precedente, avvenuto a Cagliari la scorsa settimana – afferma Abis –, anche questo incontro ha confermato la volontà della soprintendenza di procedere con il progetto Mont’e Prama voluto dalla nostra amministrazione. A breve si passerà alla fase successiva, che prevede l’invio della documentazione al Ministero per la sua approvazione. Poi tutto diventerà operativo». Insomma, il progetto procede. Con i suoi tempi, ma procede. D’altronde, riprendere gli scavi in questo momento e lavorare nel sito per una decina di giorni soltanto, o un mese al massimo, come avvenuto fino ad ora, Abis lo ha ribadito in più occasioni, non è quello che vuole l’amministrazione. «Esattamente – conferma il sindaco –. Il nostro è un obiettivo a lungo termine: una decina di anni, durante i quali gli archeologi scaveranno nella collina. Ma per farlo in tranquillità e sicurezza, occorre che ogni tassello venga collocato al suo posto». L’incontro con la soprintendente è servito anche per concordare le modalità del futuro allestimento museale. Che prevede una nuova disposizione delle statue dei guerrieri, degli arcieri, dei pugilatori e degli altri reperti restituiti da Mont’e Prama in un’unica sala. Entro l’anno la nuova ala del Museo cabrarese sarà messa nelle disponibilità dell’amministrazione, quindi, con il recupero di uno spazio maggiore potrà essere avviata anche la procedura finalizzata a riportare a Cabras le statue esposte a Cagliari. Un argomento quest’ultimo particolarmente caro a studiosi, cabraresi e appassionati, che da tempo chiedono che tutte le statue vengano esposte nel territorio in cui sono state rinvenute. «Quello è anche il nostro obiettivo – ha precisato Abis –. Tuttavia, anche in questo caso, occorre prima predisporre gli atti necessari. Noi stiamo facendo quanto è nelle nostre competenze». La soprintendente, dopo aver preso atto dello stato di avanzamento dei lavori di ampliamento del museo, ha proseguito per Mont’e Prama.

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