La Nuova Sardegna

difesa 

La M5s Corda contro le servitù il deputato Fdi Deidda le difende

CAGLIARI. Sul minor peso delle servitù militari è il momento di passare dalle parole ai fatti, continuando sulla traccia di quanto finora è stato fatto: protocolli firmati ma non ancora messi in...

18 ottobre 2019
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CAGLIARI. Sul minor peso delle servitù militari è il momento di passare dalle parole ai fatti, continuando sulla traccia di quanto finora è stato fatto: protocolli firmati ma non ancora messi in pratica. A scriverlo, in un comunicato, è la deputata Emanuela Corda dei 5 stelle. «L’ex ministra Elisabetta Trenta, anche grazie al lavoro della commissione difesa della Camera – prosegue la parlamentare – ha cominciato la dismissione di diversi siti ed è questo che dovrebbe continuare a fare il nuovo ministro Lorenzo Guerini». Per poi proporre che «i poligoni militari possano essere aperti anche ad enti pubblici e aziende private per realizzare progetti che portino ricchezza e sviluppo». Di tutt’altro tenore è l’intervento del deputato Salvatore Deidda di Fdi: «I 220 chilometri del demanio militare sono lo 0,5 per cento della Sardegna, mentre gli 80 chilometri di coste inclusi nei poligoni riguardano il 4 per cento delle coste. Alla luce di questi dati – scrive Deidda – come possiamo dire che le servitù impediscano lo sviluppo? Non lo possiamo certo dire ed ecco perché serve chiarezza».

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