La Nuova Sardegna

Omicidio nel Torinese arrestato il killer di Mirai

di Gian Carlo Bulla
Omicidio nel Torinese arrestato il killer di Mirai

L’assassino vagava nei boschi dopo essersi vantato del delitto al bar La lite con l’emigrato di Muravera scoppiata per il parcheggio condominiale 

20 ottobre 2019
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MURAVERA . È durata poco più di dodici ore la fuga di Stefano Barotto, l’ex impresario edile in pensione, sessantanovenne, che venerdì pomeriggio ha ucciso con due colpi di fucile, esplosi da distanza ravvicinata, il sessantaseienne Asuntino Mirai, un suo vicino di casa, originario di Muravera, emigrato in Piemonte insieme ai genitori all’inizio degli anni sessanta. L’omicida, braccato dai carabinieri della compagnia di Pinerolo, dopo aver trascorso la notte tra venerdì e sabato in una grotta nei boschi di Cro, tra Pinasca e San Pietro, nelle prime ore del mattino di ieri, infreddolito ed affamato, è ritornato a casa dove ad attenderlo c’erano i militari che lo hanno fermato. L’omicida, incensurato, non ha opposto resistenza. Al momento del fermo era disarmato. Durante la fuga ha occultato il fucile che ha usato per compiere l’omicidio e che deteneva illegalmente, non avendo regolare porto d’armi, così come hanno appurato i carabinieri. Durante la fuga Stefano Barotto avrebbe fatto tappa in un bar della zona di Pinerolo, dove si sarebbe vantato dell’omicidio. Testimonianza ancora al vaglio degli inquirenti coordinati da Rossella Salvati, il pm di turno. A scatenare la follia omicida di Stefano Barotto sarebbe stata una discussione per il parcheggio delle auto nel condominio, l’ennesima, come ha raccontato la moglie della vittima, Silvana Lentini, che ha assistito all’assassinio. Asuntino Mirai è morto sul colpo e sono stati inutili i tentativi di rianimarlo effettuati dai soccorritori. Il pm, nella mattinata di oggi, dovrebbe affidare l’incarico per la perizia necroscopica. L’omicidio ha destato grande dolore e commozione a Muravera, il paese dove vivono diversi parenti della vittima. «Ho un vago ricordo di Asuntino Mirai – afferma il sindaco, Marco Falchi –. La famiglia è emigrata quando io ero poco più che un bambino». Asuntino Mirai alcuni anni fa aveva acquistato un appartamento a Muravera. Forse aveva intenzione di ristabilirsi nel paese nascita, magari dopo il raggiungimento dell’età a pensionabile. Un pensiero fugace perché, poco dopo, deve aver cambiato idea e lo aveva rivenduto.

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