La Nuova Sardegna

Elezioni comunali

Resa dei conti ad Alghero: il centrodestra si spacca

di Davide Pinna
<usng-titolo>Resa dei conti ad Alghero: il centrodestra si spacca</usng-titolo>

Conoci, Fois e Peru alleati del centrosinistra contro Tedde. All’origine della divisione le tensioni in maggioranza e le Regionali

08 maggio 2024
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Alghero Minestroni e minestre riscaldate. Non è il menù di un’osteria, ma le due parole d’ordine del primo giorno ufficiale di campagna elettorale ad Alghero. «Minestrone» è la definizione che Marco Tedde, il candidato del centrodestra, ha dato della coalizione guidata dal suo rivale Raimondo Cacciotto: un centrosinistra che ha allargato i suoi confini al punto di portarsi dentro anche i fedelissimi del sindaco uscente Mario Conoci, candidato alle scorse regionali nella lista di Fratelli d’Italia, gli ex Riformatori di Francesco Marinaro e Sardegna al Centro 20Venti di Antonello Peru. «Minestra riscaldata» è invece la definizione che Marinaro ha riservato al centrodestra, durante la conferenza stampa che ieri ha sancito ufficialmente l’accordo fra i suoi e il Campo Largo. Il riferimento è alla longevità politica di Tedde, sindaco di Alghero dal 2002 al 2011.

Lasciando da parte gli scambi di complimenti, resta un quadro politico contorto e intricato, che va descritto con precisione, per evitare di perdersi. Salvo sorprese, saranno solo due i candidati ad Alghero: Raimondo Cacciotto per il centrosinistra e Marco Tedde per il centrodestra.

Fino a qualche giorno fa era in campo anche l’avvocato Francesco Marinaro, esponente dei Riformatori, che ha fatto un passo indietro finendo per appoggiare il centrosinistra e Cacciotto. E portandosi appresso tre forze politiche legate a nomi di peso del centrodestra algherese e di tutto il Nord Sardegna: Riformiamo Alghero, ossia il nucleo cittadino dei Riformatori fedele all’amministratore della Provincia Pietrino Fois, a cui i vertici hanno negato l’utilizzo del simbolo; Noi con Alghero, la lista civica dei fedelissimi di Mario Conoci, come la vice sindaca Maria Grazia Salaris e l’assessore Emiliano Piras, entrambi candidati a sostegno di Paolo Truzzu alle scorse regionali; Sardegna al Centro 20Venti, la forza politica guidata nel Nord Ovest da Antonello Peru.

Come ci sono finiti questi pezzi di centrodestra all’interno del Campo Largo? Le radici più profonde, legate ad antipatie personali e contrapposizioni politiche, risalgono i tempi dei primi mandati di Tedde, ma è sufficiente concentrarsi sugli ultimi mesi. A novembre 2023, dopo l’ennesimo scontro politico in giunta, il sindaco Conoci ha cacciato dall’esecutivo i due assessori di Forza Italia: Giovanna Caria e Antonello Peru, solo omonimo del consigliere regionale di Sorso. La maggioranza di centrodestra era da tempo spaccata in due: da un lato, Forza Italia, dall’altro Noi con Alghero e Fratelli d’Italia. Proprio in quest’ultimo partito aveva trovato accoglienza, in vista delle regionali, il sindaco Conoci.

I risultati delle elezionisono uno degli altri fattori in grado di spiegare gli ultimi avvenimenti politici nella Riviera del Corallo. A cominciare dalbottino di Conoci, che si era fermato a 640 preferenze, doppiato persino dalla forzista Giovanna Caria, silurata dalla giunta pochi mesi prima. La netta bocciatura di Conoci aveva come contraltare i 2.400 voti raccolti da Marco Tedde con Forza Italia, insufficienti per l’elezione in Regione, ma indicativi del sostegno in città. Ma anche Francesco Marinaro poteva vantare un ottimo risultato, 1.700 preferenze con i Riformatori, sufficienti per permettergli di proporsi a sua volta come candidato sindaco.

La rottura si è consumata a Oristano lo scorso 3 aprile quando, dopo un lungo verticie politico, il forzista e sindaco di Olbia Settimo Nizzi e il leader dei Riformatori Michele Cossa hanno annunciato ai giornalisti l’accordo sulla candidatura di Gavino Mariotti a Sassari e, appunto, Marco Tedde ad Alghero. Una mossa che i riformatori algheresi hanno interpretato come forzatura e tradimento, ancor di più quando Forza Italia ha annunciato la candidatura di Michele Cossa come secondo della lista alle elezioni europee. Lì è cominciato un lungo tira e molla che alla fine ha portato i Riformatori delusi, Marinaro e Fois, e i rivali di sempre di Tedde, Conoci e Peru, prima a rompere con il centrodestra e poi a confluire nel Campo Largo. Diventato, ormai, larghissimo.

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